Una saga a dir poco stellare
Non è un segreto: la stragrande maggioranza degli agguerriti fan di Star Wars non vede di buon occhio i film della saga apparsa nei cinema a cavallo del nuovo millennio. Basta andate su internet e cercare, anche solo sommariamente, dei feedback per rendersi conto della facilità con la quale si intercetta una moltitudine di aciduli commenti a fronte invece di una fioca – benché argomentativamente appassionata ma numericamente imbarazzante – replica favorevole.
Staremo a vedere come si comporterà in tal senso il settimo capitolo giunto al cinema proprio in questi giorni ma oggi vorrei spezzare una lancia a favore dei vessati prequel. Innanzitutto perché è umanamente impossibile, persino per il geniale George Lucas, doppiare il successo mondiale della sua saga originale proprio perché fu l’arrivo di un’opera innovativa e senza tempo come Guerre stellari a introdurre delle novità narrative e tecniche che poi produssero una vera e propria scossa; una scossa che rivoluzionò non solo la cinematografia di fantascienza ma l’intera Settima Arte, i cui effetti dopo mezzo secolo si sono tutt’altro che esauriti. Una battaglia palesemente persa in partenza anche per quelli che, come questi film, possono vantare un comune padre genetico col proprio diretto antenato cinematografico. Come se non bastasse, con l’avvento di questi ulteriori capitoli che si attestano narrativamente una trentina d’anni prima delle vicende viste nella saga originale, si decide di stravolgere tanti riferimenti cari agli aficionados, anche se a onor di cronaca ha contribuito molto in questo senso la fase di pre-distribuzione dei singoli Paesi (l’Italia ad esempio ha sciacquato a lungo in Arno i nomi propri degli androidi e dei personaggi). Particolari che possono rendere i film invisi al pubblico, specialmente se si ha la sensazione non solo di trovarsi di fronte a un prequel ma pure a una sorta di opera parallela o a un spin off ibridato. Un’evoluzione inevitabile visto che negli anni la CGI ha fatto il suo dirompente ingresso nel Cinema e quindi pure in Star Wars, rendendo il prequel contemporaneamente figlio di Lucas e del Nuovo millennio. È diverso da quanto ci aspettavamo, ma non tutto da buttare. Onnipresenti anche qui dei dettagli divenuti universalmente riconoscibili, anzi mitici, come i titoli di testa che scorrono sullo schermo trapuntato di stelle accompagnati dal celeberrimo tema introduttivo. E anche se ogni tanto la computer grafica prende il sopravvento, è anche vero che le scene più suggestive sono proprio quelle in cui il vecchio si compenetra col nuovo (vedi l’inseguimento notturno dei Jedi nella trafficata Coruscant o l’incantevole panorama di Naboo sublimato dal splendido tema orchestrale di John Williams, che fanno da sfondo al bacio di Padmé e Anakin). Persino il contestatissimo Jar Jar Binks, che risulta – merito del capace Christian Iansante che gli presta la voce – molto più simpatico e comico nella versione italiana (ecco un esempio lampante di come, a volte, contestualizzare linguisticamente un doppiaggio funziona alla grande!), non è così banale come sembra visto che il regista californiano l’ha forgiato per dimostrare come non serva sempre essere cavalieri Jedi o principesse per essere protagonisti della Storia. In fondo della Trilogia Prequel questo ci resta: una serie di film con un cast stellare capace di catapultare la leggenda dalle inarrivabili galassie fino a giù, nell’atmosfera abitata dall’uomo comune.
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma [Star Wars: Episode I – The Phantom Menace, USA 1999] REGIA George Lucas.
CAST Liam Neeson, Ewan McGregor, Natalie Portman, Jake Lloyd, Ian McDiarmid.
SCENEGGIATURA George Lucas. FOTOGRAFIA David Tattersall. MUSICHE John Williams.
Fantascienza, durata 136 minuti.
Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni [Star Wars: Episode II – Attack of the Clones, USA 2002] REGIA George Lucas.
CAST Ewan McGregor, Natalie Portman, Hayden Christensen, Samuel L. Jackson.
SCENEGGIATURA George Lucas, Jonathan Hales. FOTOGRAFIA David Tattersall. MUSICHE John Williams.
Fantascienza, durata 142 minuti.
Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith [Star Wars: Episode III – Revenge of the Sith, USA 2005] REGIA George Lucas.
CAST Ewan McGregor, Natalie Portman, Hayden Christensen, Christopher Lee, Ian McDiarmid.
SCENEGGIATURA George Lucas. FOTOGRAFIA David Tattersall. MUSICHE John Williams.
Fantascienza, durata 140 minuti.