Limbo
“È stato pesante, è come se non sapessi quando tornerà la luce. Potrebbe diventare sempre più buio”. È esattamente quell’equilibrio tra oscurità e ricerca costante di piccoli sprazzi di luce contro cui deve quotidianamente combattere Sarah (Olivia Wilde) da un anno a questa parte. Sono passati giusto dodici mesi da quando un fatto traumatico ha travolto la sua esistenza e quella del marito Phil (Luke Wilson) e che li ha resi due costanti mine vaganti. Durante un allegro viaggio in macchina, la coppia assieme al figlio decide di far un pit-stop in una stazione di benzina. Da quel momento del piccolo Jessie non ci sarà più traccia.
Reed Morano, assieme alla co-produttrice esecutiva Olivia Wilde, ha presentato quest’anno al Tribeca Film Festival il suo esordio alla regia: più che un thriller o un drammatico, Meadowland è un film d’introspezione. La scelta infatti non ricade nel tocco “da giallo” della storia, ma si concentra esclusivamente sull’attenta osservazione dei personaggi e sulla loro differente modalità di reazione al trauma. Sarah è un’insegnante, che continua nell’ormai irrazionale ricerca del figlio in ogni volto che incontra e nel costante tentativo di attenuazione del dolore, tramite droghe, cedimenti fisici e nostalgici attaccamenti a ciò che di fisico è rimasto del bambino. Phil è un agente di polizia, costretto ad affrontare le indagini del caso e cercando in tutti i modi di affrontare faccia a faccia il dolore. Lui rappresenta la razionalità, lei il rischioso avvicinamento alla perdizione. Ed è proprio quest’ultimo che predilige l’occhio della regia, incredibilmente silenzioso e drammaticamente vicino all’io della donna, di cui segue ogni passo e ogni sguardo tramite riprese a spalla, carrellate, primi piani quasi soffocanti. Le praterie cui fa riferimento il titolo sono un’inaspettata sensazione di linfa vitale trasmessa dal piccolo Adam, alunno “speciale” con una grottesca attrazione per gli elefanti. Ed è proprio l’ossessione per questa figura in cui la donna spera di annullare tutto il proprio sentore materno, che può far cadere irrimediabilmente Sarah nelle tenebre o riportarla finalmente alla luce. Disponibile da ottobre on-demand su Cinedigm, Meadowland è una di quelle opere che lascia un’inspiegabile sensazione di amara ricchezza e che proprio per questo vale ogni secondo di quei novanta minuti.
Meadowland [id., USA 2015] REGIA Reed Morano.
CAST Olivia Wilde, Luke Wilson, Giovanni Ribisi, Elisabeth Moss, John Leguizamo.
SCENEGGIATURA Chris Rossi. FOTOGRAFIA Reed Morano. MUSICHE Adam Taylor.
Drammatico, durata 90 minuti.