33° Torino Film Festival, 20 – 28 novembre 2015, Torino
Un ragazzo a New York
Nella New York dei giorni nostri, un terribile criminale dal volto sfigurato minaccia di paralizzare tutti i computer della città se non gli verrà consegnato un miliardo di dollari entro ventiquattro ore. E purtroppo l’unico poliziotto in grado di rintracciarlo e fermarlo è in ospedale con una gamba rotta. Fortunatamente, ad aiutare quest’ultimo sarà un bambino malato dotato, però, di un super potere.
Presentato al 33° Torino Film Festival e al Toronto International Film Festival, Phantom Boy è l’ultimo film d’animazione di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol, che con questo lavoro cercano di replicare il successo del precedente Un gatto a Parigi. E, in effetti, le due opere hanno diversi aspetti narrativi, tematici e formali in comune: vi è in entrambi l’infanzia difficile (il dolore per un’assenza nel Gatto parigino, la malattia in Phantom Boy), l’omaggio a una città (la capitale francese nel primo caso, la Grande Mela nel secondo), il gioco con il noir e il poliziesco, la comicità generata dagli antagonisti e una grafica animata ruvida e poetica al tempo stesso. E anche se il ritratto di New York è in certi momenti piuttosto suggestivo – soprattutto per i disegni stilizzati del ponte di Brooklyn e dei parchi autunnali -, il film ha i suoi punti di forza nelle citazioni cinefile e nel modo delicato ma non reticente con cui affronta il tema della malattia. Di quest’ultima, i due autori sottolineano sia l’aspetto doloroso del rischio della perdita sia quello “eroico” della resistenza del paziente, rendendo l’argomento oggetto di commozione e profondità, e facendolo così comprendere a tutti senza banalizzarlo. Altrettanto efficace è il gioco con i generi cinematografici: come in Un gatto a Parigi, la narrazione parte da assunti thrilling (con un omaggio evidente a La finestra sul cortile di Hitchcock, soprattutto per il personaggio del poliziotto), ma che in questo caso s’intrecciano intensamente con il comic movie, non solo per i fantastici poteri del ragazzo, ma anche per la figura dell’antagonista, che sembra un incrocio tra il Joker e il Due Facce di Batman. E in tale direzione va anche l’ambientazione newyorkese, che in alcune sequenze ricorda vagamente la Gotham City del famoso fumetto. Phantom Boy risulta dunque un cartoon comico e profondo, poetico e cinefilo, riuscito e adatto a ogni tipo di pubblico; un’opera forse un po’ prevedibile e poco sorprendente perché molto simile alla precedente, ma assolutamente efficace.
Phantom Boy [Id., Francia/Belgio 2015] REGIA Jean-Loup Felicioli, Alain Gagnol.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Édouard Baer, Lean-Pierre Marielle, Audrey Tautou, Jackie Berroyer.
SCENEGGIATURA Alain Gagnol. MUSICHE Serge Bisset.
Animazione, durata 84 minuti.