33° Torino Film Festival, 20 – 28 novembre 2015, Torino
Dal profondo
Presentato a maggio al Festival di Cannes e recuperato dal Torino Film Festival nella splendida sezione “Onde”, Cemetery of Splendour è l’ennesima incursione del regista thailandese Apichatpong Weerasethakul lungo la traiettoria misteriosa e affascinante che dalla realtà conduce ai fantasmi del passato e della fantasia.
Nel piccolo centro di Khon Kaen, in un ospedale ricavato da un’ex scuola elementare, un gruppo di soldati giace, ordinatamente disposto nei letti del reparto, in una condizione molto simile a un sonno profondo, senza apparente possibilità di risveglio. Tra familiari e medici del luogo compare anche un’anziana volontaria (interpretata dall’attrice feticcio del regista Jenjira Widner) che svilupperà un particolare legame con Itta, un giovane paziente abbandonato a se stesso. Nel frattempo i medici provano ad attuare una cura sperimentale, attraverso luci al neon colorate, che consiste nel tentativo di risvegliare i soldati attraverso emissioni luminose. In un contesto prossimo alla fantascienza, che il film di Apichatpong restituisce anzitutto per contrasto, grazie a una suggestiva fotografia realistica, Itta e alcuni altri soldati iniziano a risvegliarsi, ma presto tornano al loro stato larvale, mentre Jenjira attraverserà una serie di incontri, sogni e visioni che, stratificazione del tempo dopo stratificazione del tempo, le riveleranno che sotto l’ospedale giacciono le vestigia di un antico cimitero regale, destinato ad assorbire tutte le energie del presente. Entro questa subordinazione tra potere militare e ben più profondo potere secolare, il film procede senza clamori, spesso giocando con la citazione di fumetti e b-movie cari al regista, restituendo sempre la dimensione fantastica entro una cornice naturalistica, connettendo le anime profonde che abitano la cultura thailandese e i luoghi e temi del cinema dello stesso Apichatpong, in una sintesi profonda che abbraccia tradizione e sperimentalismo. Fino all’impressionante visione del pre-finale, quando un grande paramecio si staglia sull’azzurro del cielo, in una sequenza che non può non ricordare il monolite kubrickiano, e ribaltando l’ordine delle cose nega ogni loro possibile separazione.
Cemetery of Splendour [Rak ti Khon Kaen, Thailandia/Gran Bretagna/Germania 2015] REGIA Apichatpong Weerasethakul.
CAST Jenjira Pongbas Widner, Banlop Lomnoi, Jarinpattra Ruengram.
SCENEGGIATURA Apichatpong Weerasethakul. FOTOGRAFIA Diego Garcia. MONTAGGIO Lee Chatametikool.
Drammatico, durata 122 minuti.