15° Science+Fiction – Festival della Fantascienza, 3 – 8 novembre 2015, Trieste
E se Dio fosse stato questo?
Dio esiste e vive a Bruxelles, già premiato al Festival di Sitges con il Méliès d’argent, è ora approdato alla quindicesima edizione del Trieste Science+Fiction, competendo sia per il Premio Asteroide sia per il Mèliés d’Or, ovvero l’Oscar del cinema fantastico assegnato ogni anno da European Fantastic Film Festivals Federation (EFFFF) e che quest’anno ha visto la premiazione ufficiale proprio al Festival della Fantascienza di Trieste.
Tra i titoli più attesi, il film racconta un Dio (Benoit Poelvoorde) inedito e la sua imperfetta vita a Bruxelles. È dispotico e odioso con la moglie (Yolande Moreau) e la figlia Ea (Pili Groyne). Ha creato l’umanità solo per avere qualcuno da tormentare e manipola la realtà grazie a un computer, che nessuno della famiglia può avvicinare. Un giorno però Ea, di cui nessuno sa niente, decide di ribellarsi e riesce a violare il computer del padre e rivela a tutti via SMS la data della loro morte, facendo precipitare il mondo nel caos. Il regista Jaco Van Dormael, insieme allo sceneggiatore Thomas Gunzing – presente al Festival per presentare il film – hanno cercato, riuscendoci, di partire da ogni riferimento religioso conosciuto e trasformarlo in una favola surreale, facendo di Dio esiste e vive a Bruxelles una commedia esilarante e dalla risata sincera. Quello che maggiormente colpisce, infatti, è la capacità di riadattare un “tema” sensibile e immortale in una chiave negativa, ma forse più umana. Dio fa e disfa a suo piacimento, rendendosi così ancora più arrogante e imperfetto di come ce lo saremmo mai aspettati, con una figlia che è costretta a prendere in mano la situazione per non farla degenerare del tutto, rischiando però di scatenare il caos in tutto il mondo rivelando ad ognuno la data della propria morte. E si sa che questo, per gli uomini, è uno dei peggiori timori. Il panico però viene vissuto in maniera opposta, chi sfida il proprio destino e chi si rassegna, ma sempre con quell’ironia che ha caratterizzato tutto il film, come il personaggio interpretato da una inedita Catherine Deneuve. Dio esiste e vive a Bruxelles, quindi, si affida a una sceneggiatura impeccabile e a un cast perfettamente nella parte, soprattutto la bravissima Ea, interpretata dall’undicenne Pili Griyne, premiata proprio per questo ruolo al Festival di Sitges e già al servizio dei fratelli Dardenne in Due giorni, una notte. Ci si diverte, ci si emoziona, ma soprattutto si ride, tanto. Il film, che è anche candidato all’Oscar come miglior film straniero per il Belgio, uscirà nelle sale italiane a fine mese distribuito da I Wonder Pictures.
Dio esiste e vive a Bruxelles [The Brand New Testament, Lussemburgo/Francia/Belgio 2014] REGIA Jaco Van Dormael.
CAST Pili Groyne, Benoit Poelvoorde, Catherine Deneuve, Francois Damiens, Yolande Moreau.
SCENEGGIATURA Thomas Gunzing, Jaco Van Dormael. FOTOGRAFIA Christophe Beaucarne. MUSICHE Dominique Warnier, Francois Dumont.
Commedia/Fantascienza, durata 112 minuti.