SPECIALE SPIRITI & FANTASMI
Un amore oltre la vita
Chiudiamo gli occhi. Sono gli anni ’90. Ghost – Fantasma di Jerry Zucker esce nelle sale. La tagline recita così: “Prima di essere ucciso Sam aveva detto a Molly che l’avrebbe amata e protetta. Per sempre”. Patrick Swayze, alla ricerca di un nuovo successo dopo i Balli Proibiti del 1987, rispondeva “Idem” alle parole “Ti amo” di un’acerba Demi Moore.
È la storia di un impiegato di banca che condivide la vita con una bella e talentuosa artista, si amano, sognano un futuro insieme, e accanto a loro l’amico di sempre, supporto e compagno in ogni gioia e in ogni dolore. Sam e Molly sono anime gemelle, unite anche se lontane, insieme nonostante le paure, ma gli dei sono gelosi della felicità degli uomini e si vendicano: una notte Sam viene ucciso, e dietro alla sua morte vi è un mistero. L’uomo non può abbandonare la compagna, diventa una sorta di “angelo custode” per lei, sconfiggendo la sua incorporeità, seguendola per proteggerla. Il fantasma – nella sua rappresentazione (come quella dell’aldilà), fiabesca e puerile, vi è tutto il moralismo e perbenismo dell’era Bush − riesce nel suo intento, capisce chi è il mandante del suo omicidio, comprende che Molly è in pericolo, fa in modo che la sua assenza diventi presenza grazie alla sensitiva Oda Mae, una strepitosa Whoopi Goldberg, premiata con l’Oscar come attrice non protagonista. Se Jerry Zucker unisce nella pellicola dramma (la morte di Sam), commedia (le scene in cui è presente la sensitiva), thriller (chi ha ucciso? E perché?) e mistero (il paranormale), dal punto di vista del Sentimento invece lavora su un unico binario, quello della semplicità: è quasi “povero” nella sua linearità e “purezza”, non ci sono sfaccettature nell’amore tra i due protagonisti. Ghost, due premi Oscar, è stato un vero è proprio successo, pensato per essere tale, studiato per far innamorare le platee, parla con innocenza e candore di un amore infinito che supera gli ostacoli, anche il più difficile e definitivo, la Morte. Nel 2015, ciò che resta è la tenerezza nei confronti di un film che si porta addosso tutti i suoi anni, e lo spettatore ne percepisce l’ingenuità. Nonostante questo, Ghost è entrato senza troppa fatica e rimane tutt’ora nell’Olimpo dei film romantici più amati di tutti i tempi, Swayze con la sua interpretazione torna ad essere il sogno erotico delle ragazzine e Demi Moore la più invidiata per il sentimento che vive, incondizionato e travolgente. Resta anche impressa nella memoria la sequenza del vaso di creta − ormai entrata nel citazionismo −, forgiato dalle mani congiunte dei due innamorati, con Unchained Melody, altro cult, come colonna sonora; chi non avrebbe voluto essere innamorato così.
Ghost – Fantasma [Ghost, USA 1990] REGIA Jerry Zucker.
CAST Patrick Swayze, Demi Moore, Whoopi Goldberg, Tony Goldwyn, Rick Aviles.
SCENEGGIATURA Bruce Joel Rubin. FOTOGRAFIA Adam Greenberg. MUSICHE Maurice Jarre.
Drammatico, durata 122 minuti.