Citazionismo e plagio
Può la parodia di un film celeberrimo diventare essa stessa una serie animata? È possibile che tale parodia superi lo status di semplice gag (per quanto geniale) e che i suoi personaggi, i cui nomi sono storpiature dei protagonisti del film, si allontanino dai loro modelli e comincino a vivere di vita propria?
Nel caso di Rick and Morty (con l’ovvio riferimento a Ritorno al futuro: Rick = Doc, Morty = Marty), la risposta è sì. La serie targata Adult Swim è partita nel 2013 dimostrando immediatamente che il filone dell’animazione di fantascienza matura non si è esaurito con Futurama. Ora che è terminata la seconda stagione, Rick and Morty si assesta sempre più come la punta di diamante della costola “matura” di Cartoon Network. I pochi episodi disponibili (ventuno in tutto) sono già divenuti dei classici grazie a un efficace storytelling che fa leva sull’assurdo e sul disgustoso e al raffinato citazionismo pop che sta alla base di molte idee. I due protagonisti hanno da tempo preso la propria strada, affrancandosi del tutto dai modelli hollywoodiani, e gli altri componenti della famiglia Sanchez sono caratterizzati in maniera sempre più definita. Questi assumono un ruolo fondamentale nell’economia della narrazione, spesso partecipando alle avventure del duo di protagonisti o vivendone di proprie: infatti, quasi tutti gli episodi raccontano due vicende distinte che si intersecano solamente alla fine. In questo show troveremo tutto l’armamentario più classico dello Sci-Fi postmoderno: alieni malevoli, paradossi, realtà alternative, pianeti distanti ed esotici, eppure Rick and Morty è uno show necessario perché riesce ad aggiungere ancora più violenza e nichilismo alla classica commedia “intergalattica” alla Douglas Adams. In America, lo show è classificato come TV-14, inadatto ai minori di quattordici anni, e ciò lo rende poco appetibile per i palinsesti italiani che non si sono ancora mostrati interessati a realizzare una localizzazione. Non è un caso che la serie abbia una radice underground. Essa nasce infatti da The Real Animated Adventures of Doc and Mharti. un cortometraggio del 2006 che parodiava in maniera brutale alcune scene chiave di Ritorno al futuro. L’animazione era amatoriale ma c’era già tutto l’enorme talento di Justin Roiland, co-creatore della serie, che presta la voce a entrambi i protagonisti. Ci sono voluti sette anni perché quella traccia si sviluppasse in una serie animata ma il risultato, seppur non privo di compromessi, è maturato nel tempo superando di gran lunga il semplice status di parodia irriverente.
Rick and Morty [id., USA 2013 – in corso] IDEATORI Dan Harmon, Justin Roiland.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Justin Roiland, Chris Parnell, Spencer Grammer, Sarah Chalke.
Animazione/Fantascienza/Commedia/Avventura, durata 22 minuti (episodio), stagioni 2.