SPECIALE ANIMAZIONE NASCOSTA
Turbini violenti
Il ribaltamento di ruolo, la doppia personalità, il perturbante: tutti elementi che caratterizzano Perfect Blue di Satoshi Kon, compianto regista (è morto prematuramente nel 2010) del visionario e più noto Paprika – Sognando un sogno. Il film di animazione è datato 1997, ma ha molti dei connotati del nostro presente in continuo divenire.
Mima fa parte del trio CHAM, popstars idoli di molti giovani, ma quando viene spinta a lasciare il gruppo dal suo manager per intraprendere la carriera cinematografica, la sua vita subisce un veloce viaggio verso l’inferno. Una serie di omicidi legati a lei e al suo mondo la faranno dubitare di ciò che è realtà o ciò che invece è frutto dei suoi incubi, mentre un sito internet racconta con inquietante precisione le sue giornate. Anticipando il mondo fantastico che popola la nostra mente come in Paprika, Kon ci accompagna in un turbine violento e allucinato senza dimenticare uno sguardo all’attualità. In Perfect Blue c’è sia una critica al mondo effimero e apparentemente candido dello showbiz, che un monito alla violazione della vita privata. Mima è vittima delle sue allucinazioni ma, soprattutto, del mondo esterno e dei suoi cattivi consiglieri che la masticano fino a renderla quasi una marionetta.
Una storia che si serve dell’animazione, più incline a utilizzare l’effetto terrorizzato dei pensieri, per arrivare ad un pubblico adulto, che crede ancora in essa, non solo come intrattenimento fanciullesco. Sembra banale dirlo, ma ancora oggi c’è chi “si vergogna” ad andare al cinema per un’animazione. Noi cinefili lo abbiamo ormai capito (e questo speciale lo dimostra), ma non è mai scontato ricordare questa “avversione”. Echi di Psyco (il doppio e la sorpresa) e Lynch (il sesso malato), fanno di Perfect Blue un progetto interessante e metacinematografico, che parla della coscienza di affrontare a muso duro i propri problemi e le proprie ansie senza rifugiarsi nella facilità dell’ovvio, guardando senza remore al proprio inconscio più arcano. Il business può plasmarci a mostri quotidiani, sta a noi saperlo combattere per rimanere genuini. La regia è schietta in tutto ciò, sia nel non voler celare nulla, sia nell’utilizzare al meglio le tecniche di messa in scena, senza però particolari velleità autoriali di cui spesso ci ammorbano alcune animazioni per adulti. Il sangue scorre copioso ma mai con fine patologico. Se si fatica un po’ all’inizio a ingranare nella visione, man mano che gli eventi si sviluppano si arriva quasi senza accorgersi al finale rivelatore. Un film da scoprire e che si fa amare subito, che lascia molto e che fa rimpiangere il suo autore.
Perfect Blue [id., Giappone 1997] REGIA Satoshi Kon.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Junko Iwao, Rica Matsumoto, Shinpachi Tsuji.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Elisabetta Spinelli, Stefania Patruno, Daniele Demma.
SCENEGGIATURA Sadayuki Murai. FOTOGRAFIA Hisao Shirai. MUSICHE Masahiro Ikumi.
Animazione/Thriller, durata 83 minuti.