Un corretto remake
Broken Horses racconta la storia di due fratelli: uno debole, testimone della morte del padre, diventa un sicario professionista obbediente; l’altro, aspirante violinista, sta per sposarsi con la fidanzata italiana. L’occasione è quella giusta per tentare un ricongiungimento tra i due, ma la divergenza tra i loro stili di vita rende tutto più difficile.
Vidhu Vinod Chopra dirige il remake di Parinda, un film da lui realizzato nel 1989 e che annoverava, tra i protagonisti, Madhuri Dixit. In questo senso è giustificabile il tono iperbolico che percorre tutto il film: pur ispirandosi infatti alle atmosfere western e thriller occidentali, le vere origini del film si riscontrano in film di tradizione bollywoodiana (Sholay primo fra tutti). Soprattutto per quanto riguarda il trattamento riservato alle figure femminili: prima di inveire contro la quasi totale assenza di donne, relegate a ruoli del tutto superflui, bisognerebbe ad esempio ripensare ai precedenti filmici citati per incontrare un senso più esplicito di questa distribuzione dei ruoli. La musa femminile, non molto enfatizzata dall’interpretazione di Maria Valverde per la verità, trova il suo senso nella messa in moto della chiave di volta emotiva del film. A proposito di risultati interpretativi, è encomiabile lo sforzo attoriale di Chris Marquette che si assume il ruolo di trascinatore emotivo dell’intero film, reggendo quasi da solo l’andamento delle sequenze, altrimenti appiattite da una sinusoide emozionale con divari limitati tra alti e bassi. Il risultato è un film poco autonomo, che ripercorre le tracce di una tradizione che, tra oriente e occidente, attraversa diversi generi e finisce con l’approdare al precedente filmico Parinda. Vidhu Vinod Chopra mette in atto un’operazione notevole da un punto di vista di rivisitazione che però non riesce a svincolarsi dalla propria storia, identificandosi come una corretta variazione sul tema rispetto all’originale. Sono quindi comprensibili gran parte delle critiche ricevute da Broken Horses in virtù di una facile definizione poco impegnativa che lo etichetta come banale e poco convincente. La correttezza intellettuale con cui il regista affronta la stesura e la costruzione complessiva risulta in parte offuscata dall’attesa del pubblico medio, che cerca nello sviluppo della sceneggiatura dei risvolti particolarmente pregnanti. Un problema di comunicazione, forse, è quello che maggiormente penalizza un film che, di per sé, realizzerebbe il suo obiettivo, ma che non riesce in questo senso a coinvolgere il pubblico nel processo che vi sottosta.
Broken Horses [id., USA 2015] REGIA Vidhu Vinod Chopra.
CAST Vincent D’Onofrio, Anton Yelchin, Chris Marquette, Marìa Valverde, Thomas Jane.
SCENEGGIATURA Vidhu Vinod Chopra, Abhijat Joshi. FOTOGRAFIA Tom Stern. MUSICHE John Debney.
Thriller, durata 101 minuti.