La comicità britannica sfida gli alieni
Dopo aver distrutto ogni forma di vita incontrata, degli alieni tecnologicamente superiori s’imbattono nella Terra. A deciderne il destino sarà la condotta dell’ignaro Neill, dotato per l’occasione di superpoteri, deciso a soddisfare istintivamente ogni sorta di desiderio.
Inserendosi nella lunga tradizione nostrana della traduzione errata di titoli stranieri, la recente fatica artistica di Terry Jones risente di un notevole svantaggio iniziale che, snodandosi su molteplici livelli, limita molto le potenzialità del film e minaccia di relegarlo – già prima dell’attestazione ai blocchi di partenza dei film in uscita – nelle retrovie della concorrenza che si instaura in modo naturale nei botteghini cinematografici. Sovraccaricato di un’aurea sacra fuori contesto non riscontrata nel plot, il titolo italiano purtroppo per diverse ragioni non porta giovamento. Anche ipotizzando di voler sfruttare il fortunato trend biblico in salsa CGI che negli ultimi anni ha sfornato al cinema svariate opere poi divenute campioni d’incassi, l’effetto ottenuto è quello di deludere le aspettative di chi si è riversato in sala per vedere una commedia dai toni, per così dire, “divini”. Allo stesso tempo, l’oggettiva somiglianza con altri titoli, a tratti sfacciata (vedi Un’impresa da Dio), anziché attrarre minaccia verosimilmente di allontanare a priori una grossa fetta di potenziali spettatori paganti dirottati su altre opere proprio perché convinti di trovarsi semplicemente al cospetto di una nuova riproposizione di storie già viste (e magari interpretate proprio da Morgan Freeman). Da qualunque prospettiva si guardi, Un’occasione da Dio, pur restando spassoso, è destinato sfortunatamente a lasciare perplessi. La presenza di grandi nomi sia davanti che dietro allo schermo – la versione originale infatti annovera tra i doppiatori non solo il compianto Robin Williams ma pure tutti i membri viventi dei leggendari Monty Python (escluso ovviamente lo stesso Jones occupato dietro la macchina da presa) – induce in noi aspettative di brillante ironia ed esuberante divertimento che però nel film s’intravedono solo frammentariamente. Tra un Simon Pegg in versione sbiadita e una Beckinsale lontana dalle grandi presenze sceniche di Pearl Harbor e Serendipity mestamente relegata a fargli da spalla, assistiamo a un lungo defilé di situazioni comiche volutamente assurde, di cui soltanto alcune risultano davvero brillanti mentre nelle rimanenti la vis ironica è talmente tirata per i capelli da diventare tristemente trash (la scena della pupù virtuosamente autopulente la dice lunga). Tra le cose migliori del film c’è sicuramente il fido Dennis (all’anagrafe Mojo), forse il vero protagonista del film, un simpatico meticcio che ha ricevuto il dono della parola e del raziocinio, dotato di un non comune discernimento che potrebbe rivelarsi inaspettatamente essenziale per l’umanità.
Un’occasione da Dio [Absolutely Anything, Gran Bretagna/USA 2015] REGIA Terry Jones.
CAST Simon Pegg, Kate Beckinsale, Eddie Izzard, Rob Iggle, Robin Williams.
SCENEGGIATURA Terry Jones, Gavin Scott. FOTOGRAFIA Peter Hannan. MUSICHE George Fenton.
Commedia, durata 85 minuti.