SPECIALE VALERIA GOLINO
Una bambola
Il Neorealismo forse non ci ha mai abbandonato, è insito nel nostro cinema e nella nostra letteratura anche sotto mentite spoglie. Emanuele Crialese nei suoi film ha dimostrato di “attualizzare” il concetto e ha raccontato la sua terra, la Sicilia, come in pochi oggi sanno fare.
Respiro nel 2002 ha portato alla ribalta il cinema di Crialese, sottolineando uno stile ben preciso anche attraverso le ottime prove degli attori, su tutti la splendida e sofferta Grazia di Valeria Golino. Il Nastro d’Argento per la Miglior Interpretazione Femminile e la candidatura ai David di Donatello fanno del ruolo della Golino una delle vette della sua filmografia, un personaggio che ancora oggi a distanza di tredici anni rappresenta un’iconografia memorabile. Grazia è sexy, ribelle, mamma, ma soprattutto donna che cerca di elevarsi in un ambiente ottuso e/o ostile. La Golino personifica l’amore, sia per la recitazione che per il personaggio: l’amore verso la vita nonostante tutto. I pescatori di Crialese sono la metafora di un sistema che ancora oggi dimostra di non riuscire a considerare sullo stesso piano il ruolo dell’uomo e della donna. Un film femminista, nel suo senso meno estremo ma più reale, in cui è la donna a muovere la vicenda e ad abbattere i pregiudizi. L’ingenuità di una società, non necessariamente solo quella meridionale, che sa essere crudele ma allo stesso tempo nasconde una genuina propensione ad esprimere sentimenti che sradicano le brutture. La fuga come risveglio, il ritrovamento come miracolo pagano che spalanca gli occhi delle persone: l’amore vince sull’ignoranza e un tuffo in acqua sa di libertà e purificazione. Un’opera che racchiude nella sua poesia numerose chiavi di lettura senza dimenticare la forma filmica, che armonizza al meglio fotografia, sceneggiatura e messa in scena. Non ci sono lirismi o movimenti di macchina presuntuosi, lo sguardo è quasi documentaristico: uno sguardo che ci avvicina, anche attraverso l’uso del dialetto, alla verosimiglianza della vicenda che così diventa universale. Man mano che le immagini scorrono, sembra quasi di riuscire a “sentire” i suoni, i profumi e i colori della natura che ancora ci sostiene. La bellezza può ancora salvarci, resta a noi farci trasportare da essa; a volte per superare le difficoltà bisogna rifugiarsi nelle proprie fantasie, e in questi tempi è forse tutto ciò che ci resta per rimanere sani. Mentalmente e fisicamente.
Respiro [Italia 2002] REGIA Emanuele Crialese.
CAST Valeria Golino, Vincenzo Amato, Francesco Casisa, Filippo Pucillo, Elio Germano.
SCENEGGIATURA Emanuele Crialese. FOTOGRAFIA Fabio Zamarion. MUSICHE Andrea Guerra, John Surman.
Drammatico, durata 95 minuti.