72a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, 2-12 settembre 2015, Lido di Venezia
FUORI CONCORSO
La solidarietà malgrado tutto
Procede caparbio e senza sostanziali inversioni di rotta il percorso di ricerca di Frederick Wiseman, fuori concorso a Venezia con il suo ultimo lavoro di osservazione, al solito realizzato in autonomia di forze e grande generosità di esiti: In Jackson Heights.
Frutto di otto settimane di riprese, il film esplora il microcosmo, stratificato e sfuggente, della comunità multietnica di Jackson Heights, a New York. Molti sono i colori e le sfumature di questo quartiere in continua trasformazione, diviso tra le istanze della tradizione e quelle del cambiamento. Non è un caso: a Jackson Heights si condensa una comunità a larga maggioranza migrante, desiderosa di integrazione e sostenibilità, esposta alle continue turbolenze, economiche e sociali, che la società newyorkese impone ai propri abitanti. Wiseman sembra individuare una serie di realtà di riferimento per il proprio racconto, lo sguardo attento specialmente al fenomeno dell’associazionismo di quartiere intorno a cui si raccolgono le cause dei gruppi LGBT, dei piccoli commercianti a rischio di sfratto, della popolazione più anziana e minacciata dalla solitudine. È un perimetro umano fragile e imprevedibile, non privo di ambiguità, contraddizioni e zone d’ombra, la cui misura spesso si fonda sulla capacità che il singolo ha di tenere fede a una solidarietà pattuita malgrado tutto. La forbice sempre più divaricata tra poveri e ricchi, la sostanziale assenza delle amministrazioni nella vita quotidiana delle persone, non scoraggiano chi, della cura del proprio luogo di vita e del dialogo con i propri vicini, fa una risposta non soltanto a un’urgenza civica, ma più intimamente a una domanda di senso. Il regista riesce dunque a catturare una vibrante intensità collettiva, dove spesso la dominante chiave è il desiderio che ciascuno ha di raccontarsi agli altri, in una tensione performativa che ininterrottamente attraversa le oltre tre ore di durata. Il cinema di Wiseman raccoglie tutto questo, con grande felicità di episodi e ricchezza di dettagli, confermando il primato del significante nella propria opera, scandita su blocchi di immagine-movimento il cui sviluppo, potenzialmente infinito, si interrompe quando è il momento di lasciare il film alle mani e alla coscienza dello spettatore.
In Jackson Heights [id., USA 2015] REGIA Frederick Wiseman.
FOTOGRAFIA John Davey. MONTAGGIO Frederick Wiseman.
Documentario, durata 190 minuti.