72a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, 2-12 settembre 2015, Lido di Venezia
VENEZIA CLASSICI
Realismo socialista
La Mostra del Cinema di Venezia è appena cominciata e, come ogni anno, è presente una rassegna che proporrà i classici della storia del cinema in versione restaurata. Tra le scelte di quest’anno c’è un film in costume di Sergei M. Ejzenstejn, Aleksandr Nevskij, che racconta la storia del grande condottiero russo che respinse i Cavalieri dell’Ordine Teutonico nel Tredicesimo secolo.
Aleksandr Nevskij è un film del ’38 che non nasconde gli intenti propagandistici antinazisti. Con l’appoggio di un clero maligno e corrotto, i cavalieri teutonici compiono un barbaro attacco ai pacifici popoli russi. Questi ultimi, ritrovandosi schiacciati fra i germani e la minaccia dei mongoli, decidono di rivolgersi al principe Aleksandr, già famoso per le doti di condottiero. Aleksandr riesce a organizzare un esercito di cavalieri e di contadini, col quale sconfigge l’invasore nella famosa battaglia sul lago ghiacciato dei Ciudi, diventando così simbolo della resistenza all’invasore e paladino dell’indipendenza della Russia dalla Chiesa di Roma. Quello di Aleksandr Nevskij è il racconto perfetto per ravvivare la paura dell’invasore che viene da ovest, solleticando nel frattempo lo spirito patriottico e il culto del grande condottiero (Stalin). È un film ambientato nel passato remoto, ma è esplicito nei riferimenti alla contemporaneità e profetico di ciò che avverrà negli anni a seguire. È meno sperimentale rispetto alle opere precedenti di Ejzenstejn perché montato in maniera classica (“all’americana”) e perché racconta una storia semplice da seguire. Aleksandr Nevskij, in altre parole, è più vicino ai canoni del realismo socialista. Non è un caso che il successivo progetto di Ejzenstejn, l’incompiuta trilogia di Ivan il terribile, sarà anch’esso in costume e racconterà la storia di un eroe della storia russa. Seppur lontano dall’avanguardia degli anni Venti, Aleksandr Nevskij è comunque un classico del racconto storico, esteticamente appagante e ambientato in un medioevo metaforico e un po’ surreale. Colpisce ancora oggi per la potenza visiva la battaglia sul lago ghiacciato, una scena di massa estremamente cruenta che termina con la rottura della superfice ghiacciata e l’invasore sconfitto che viene inghiottito nelle acque con tutti i suoi simboli religiosi (tra i quali spicca una croce uncinata). I festeggiamenti consacrano Aleksandr a eroe nazionale e ricordano al pubblico che la Russia non si lascia sottomettere tanto facilmente: la seconda guerra mondiale è alle porte.
Aleksandr Nevskij [id., URSS 1938] REGIA Sergei M. Ejzenstejn.
CAST Nikolai Cherkasov, Nikolai Okhlopkov, Andrei Abrikosov.
SCENEGGIATURA Sergei M. Ejzenstejn, Pyotr Pavlenko. FOTOGRAFIA Eduard Tisse. MUSICHE Sergei Prokofiev.
Guerra/Drammatico, durata 108 minuti.