Una storia per tutte le Anna e le Marnie del mondo
“In questo mondo esiste un invisibile cerchio magico, c’è chi sta dentro e chi fuori, e io ne sono fuori”, con queste parole la dodicenne Anna definisce se stessa e gli altri. Anna è la protagonista di Quando c’era Marnie − tratto dall’omonimo romanzo dell’inglese Joan G. Robinson −, opera seconda di Hiromasa Yonebayashi, film d’animazione prodotto dal leggendario Studio Ghibli.
Quando c’era Marnie non racconta la pietosa vicenda di un’orfana, non è neppure solo il racconto della rinascita e della crescita di un’adolescente che vorrebbe stare da sola perché non ha ancora incontrato nessuno con cui valga la pena aprirsi. Yonebayashi esplora il mal di vivere di una ragazzina che non sa quale sia il proprio posto nel mondo e si immerge nella gioia dell’incontro, nello sguardo tra due persone che hanno qualcosa da condividere, nella consapevolezza che finalmente c’è una direzione verso cui tendere. Anna è messa da parte perché lei stessa si esclude, convinta di non essere voluta neppure dalla madre che l’ha adottata, vive nel suo mondo, scossa dall’asma e dal desiderio di solitudine, trovando pace solo nei suoi disegni. La sua vita cambia quando viene mandata in vacanza da alcuni parenti in Hokkaido e incontra la dolce e bellissima Marnie, così diversa da lei (l’una mascolina, l’altra molto femminile, una facente parte della realtà, l’altra figlia dell’onirico), eppure così in simbiosi con lei. C’è qualcosa che unisce le due ragazzine, in maniera misteriosa e inspiegabile, tanto che quella di Marnie e Anna sembra una quasi storia d’amore, profonda e intensa, e il regista analizza i sentimenti con eleganza e delicatezza che in un modo o nell’altro coinvolgono tutti. Nei loro incontri c’è la trepidazione di chi vuole conoscersi, di chi ha bisogno di qualcuno con cui sopravvivere alle cose, alle fatiche, ai soprusi. I balli notturni, i viaggi in barca, le corse in casa, il rifugiarsi nel granaio sono testimoni di qualcosa di grande di cui si scoprirà il segreto solo alla fine. Yonebayashi ha scritto: “per tutte le Anna e le Marnie che andranno al cinema a vedere questo film spero di aver fatto qualcosa in cui possano riconoscersi”. Quando c’era Marnie, sintesi di storie e di immagini della casa di produzione, è un film che accarezza, in cui ci si trova cullati dal rumore del mare e un po’ meno soli.
Quando c’era Marnie [Omoide no Mânî, Giappone 2014] REGIA Hiromasa Yonebayashi.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Kasumi Arimura, Sara Takatsuki, Nanako Matsushima, Susumu Terajima.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Benedetta Gravina, Sara Labidi, Claudia Catani, Sergio Lucchetti.
SCENEGGIATURA Hiromasa Yonebayashi, Keiko Niwa, Masashi Ando, David Freedman (tratta dall’omonimo romanzo di Joan G. Robinson). MUSICHE Takatsugu Muramatsu.
Animazione, durata 103 minuti.