Perché è una brava ragazza
Piera degli spiriti ha compiuto vent’anni. Non ci sarebbe niente di strano, se la ragazza col caschetto inventata da Davide Toffolo non fosse passata alla storia del fumetto come l’adolescente per antonomasia.
Classe 1996, Piera degli spiriti è stata la graphic novel di una generazione, consacrando il futuro cantante dei Tre allegri ragazzi morti anche sul piano delle arti visive. Orfana e ambiziosa, ma anche forte, insicura, tormentata, Piera ha incarnato per molti il simbolo dei disagi e delle velleità tipici del passaggio all’età adulta. Con le sue orecchie da cagnolino e l’onnipresente spettro della nonna, si è ritagliata uno spazio tutto suo nell’evoluzione del fumetto italiano, al tempo pubblicata sulla rivista Dynamite e dalla bolognese Kappa Edizioni. Ora che è diventata grande, Panini Comics la ripropone a colori in una doppia edizione, standard e deluxe. Un’occasione per riscoprirla con il bel contributo di Alessandro Baronciani, che ha saputo interpretarne lo spirito pur immergendola in una nuova atmosfera. I toni delicati a campiture piene stemperano in parte le tavole originali che al bianco e nero, a tratti più contrastato, affidavano i travagli di un’età difficile. Ma questa veste più calda e nostalgica omaggia il fumetto insieme ai suoi lettori, quelli che con Piera sono cresciuti e la ricordano con affetto. Chi invece la incontra per la prima volta scoprirà una ragazza fragile ma coraggiosa, supportata dalle inseparabili Billi e Vic con le quali forma la rock band delle Dinamite. Un’adolescente come tante, alle prese con la transizione dal passato bambino al futuro carico di attese. Il lutto, il sesso, la musica come rifugio, il senso di inadeguatezza e la voglia di esplorare il mondo si susseguono in un bildungsroman non sempre scevro da difetti. Soprattutto sul versante della scrittura, con i testi di Giovanni Mattioli che scivolano più volte in dialoghi o situazioni non esattamente originali. Ma il fascino di Piera degli spiriti è anche in quel senso di normalità che traspare dalle sue pagine, capace di esprimere le sfumature e le emozioni del quotidiano. Una graphic novel certamente lontana dalle opere più impegnate di Toffolo, come Il re bianco o L’inverno d’Italia, e meno personale dell’autobiografica Graphic Novel is Dead, colorata dallo stesso Baronciani. Eppure una tappa importante non soltanto nel percorso dell’autore ma anche per quella generazione emergente del fumetto italiano degli anni Novanta. Tornare a sfogliarla, dopo tanto tempo, non mancherà di strapparvi un sorriso. E se in passato non l’avete mai fatto, potete sempre conoscerla adesso. Un compleanno è l’occasione giusta.
Piera degli spiriti [Italia 1996] TESTI Giovanni Mattioli. DISEGNI Davide Toffolo. COLORI Alessandro Baronciani.
PUBBLICATO DA Panini Comics.
Graphic Novel, colori, 112 pagine, 12.75 euro.