Prepararsi al distacco
Alla fine è accaduto quello che tutti si aspettavano: la serie televisiva targata HBO, che esce con cadenza annuale, ha superato la cronologia dei libri da cui era tratta, Le cronache del ghiaccio e del fuoco, il cui autore si muove con un passo ben diverso. Un volume ogni sei anni, se i pianeti si allineano e George R.R. Martin si sente dell’umore giusto.
Fino alla quarta serie, l’adattamento televisivo si era mosso bene, riducendo in maniera intelligente le (infinite) vicende narrate nei libri. Si era tentato di tagliare laddove possibile rimanendo abbastanza fedeli e aggiungendo qua e là un po’ più di tette e di violenza inutile. Tutto normale e perdonabile perché le vere fesserie dell’adattamento televisivo, un processo che non può essere indolore, si contavano sulle dita di una mano. La quinta serie, invece, segna il momento del distacco. Se, fino a ora, le strade del libro e della serie erano rimaste quasi parallele, adesso divergono in maniera netta. Sono, con tutta probabilità, destinate e separarsi del tutto, non solamente perché dalla prossima serie gli sceneggiatori de Il trono di spade non avranno più materiale cartaceo su cui basarsi, ma anche perché questi potrebbero decidere coscientemente di strappare la creatura al controllo suo autore. Il distacco dalla cronologia dei libri è coinciso con un aumento delle sequenze pro-pubblico: nella quinta stagione de Il trono di spade ci sono più battaglie, più draghi, più “momenti Tyrion Lannister”, più zombi e, in generale, più momenti catartici. In pratica, la serie televisiva sta alzando il dito medio allo stile lento e rigoroso di papà George e, in compenso, ha totalizzato gli ascolti più alti dell’intera serie, dal 2011 a oggi. Sta a voi decidere se questo sia un bene o un male. Di certo, capiamo che gli autori de Il trono di spade sentono il bisogno di affrancarsi dai libri per trovare un ritmo più televisivo: infatti, non appena ne hanno avuto l’occasione, hanno fatto sì che i due personaggi più apprezzati dal pubblico s’incontrassero (cosa che nei libri non è ancora avvenuta) e hanno sfruttato il budget milionario che avevano a disposizione per creare un po’ di battaglie fra eserciti. Sembra ormai assodato che la prossima stagione, bella o brutta che sia, sarà qualcosa di nuovo e che sfuggirà definitivamente al controllo di George R.R. Martin, un personaggio cui il pubblico televisivo è affezionato ma, forse, non abbastanza da sopportare ancora a lungo la lentezza della sua narrazione.
Il trono di spade [Game of Thrones, USA 2014] IDEATORI David Benioff, D.B. Weiss.
CAST Lena Headey, Emilia Clarke, Peter Dinklage, Nikolaj Coster-Waldau, Aidan Gillen.
Fantasy/Drammatico, durata 60 minuti (a episodio), stagioni 5.