Il Cinema Ritrovato, XXIX Edizione, 27 giugno – 4 luglio 2015, Bologna
Imparare la lezione
Preceduta dal delizioso cortometraggio Cab Calloway’s Hi-De-Ho (1934) e dal “Soundie” Tillie, la scoppiettante commedia hawksiana Colpo di fulmine è stata scelta dai curatori Jonathan Rosenbaum ed Ehsan Khoshbakht per una delle proiezioni della sezione “Il jazz al cinema”, nella XXIX edizione del Cinema Ritrovato, l’imperdibile festival bolognese che ha già dedicato a Hawks una bella retrospettiva nel 2011.
Colpo di fulmine, che vanta come cosceneggiatore il grande Billy Wilder e come direttore della fotografia il leggendario Gregg Toland, ha due attori davvero indimenticabili: una Barbara Stanwyck sensuale come sempre, voluta da Samuel Goldwyn in persona, e un Gary Cooper insolitamente a disagio con le donne. Nell’universo hawksiano, dove il sesso forte è quello che porta la gonna, i rapporti tra bulli e pupe subiscono un rovesciamento e le coordinate sociali di riferimento si perdono. Così, può capitare che uno dei massimi esempi di virilità del cinema classico hollywoodiano, Cooper, qui nel ruolo di Bertram Potts, un impettito professore di linguistica newyorchese, finisca per venir facilmente manipolato da Sugarpuss O’Shea, una cantante-ballerina da jazz club, che non ha mai letto un libro e si esprime solo in slang (lascio indovinare ai perspicaci lettori cosa voglia dire “yum-yum”, oppure “hoi toi toi”), interpretata dalla Stanwyck. Il tutto sotto gli occhi incuriositi e partecipi di altri sette, più anziani, professori – tra cui il più divertente è il simil-Mammolo −, esperti (quasi…) di tutto e senza dubbio buffissimi, che lavorano con Potts a un’enciclopedia universale, e di un gruppo di gangster, a cui la femme fatale Sugarpuss è legata. “A quelli come me si accumula la polvere sul cuore”, confessa il repubblicano Potts, abbandonandosi senza troppe difese al fascino irresistibile di Sugarpuss, al suo temperamento animalesco e volitivo, e chiarendo che non sta cercando solo un’assistente che lo aiuti ad aggiornare i suoi studi sul lessico usato dai ceti popolari. Gli opposti, si sa, si attraggono, ma, come accade sovente nei film di Hawks, il triangolo è la figura geometrica più adatta a rappresentare i percorsi del sentimento tra i protagonisti. Ed è qui, infatti, che entra in ballo il gangster Joe Lilac, intenzionato a sposare Sugarpuss, l’unica che può scagionarlo con una falsa testimonianza da una grave accusa. Non mancano quasi mai scene musicali nei film di Hawks. In Colpo di fulmine, oltre al coinvolgente Drum Boogie, in cui la Stanwyck danzante è doppiata da Martha Tilton, i professori intonano in coro Sweet Genevieve e Gaudeaumus Igitur: due di quei momenti in cui l’evidente individualismo dei personaggi hawksiani lascia il posto alla socialità e in cui, nella continua dialettica tra individuazione e appartenenza, è quest’ultima a prendere il sopravvento.
Colpo di fulmine [Ball of Fire, USA 1941] REGIA Howard Hawks.
CAST Gary Cooper, Barbara Stanwyck, Oskar Homolka, Henry Travers, S.Z.Sakall.
SCENEGGIATURA Charles Brackett, Billy Wilder. FOTOGRAFIA Gregg Toland. MUSICHE Alfred Newman.
Commedia, durata 111 minuti.