Bello senz’anima
Tess dei D’Urbeville è il romanzo vittoriano scritto da Thomas Hardy da cui questa serie prodotta dalla BBC è stata tratta e qui e là modificata. La storia di questa giovane ragazza di campagna che per inseguire il sogno non suo di un legame nobiliare si ritrova travolta da un susseguirsi di disgrazie e amori sfortunati, è una di quelle in bilico tra lacrime e ricerca di perfezione stilistica.
Nell’impresa di catturarne l’anima si era già cimentato – con successo – Roman Polanski nel 1979 con il film Tess, vestendo di abbacinante candore una giovane donna (Nastassja Kinski) in un mondo di lupi, e David Blair ci ha riprovato odiernamente con questa miniserie. Il risultato è quantomeno altalenante. Gli inglesi si riconfermano insuperati nel mettere in scena scaglie del loro passato, con un occhio di amorevole riguardo verso quello letterario – basta solo dare un’occhiata alle serie tv tratte dai romanzi di Jane Austen con attori del calibro di Romola Garai o andare più indietro nel tempo fino al Mr. Darcy di Colin Firth (Orgoglio e pregiudizio, 1995). Con Tess, però, il meccanismo si inceppa. Perfette le ambientazioni che ruotano attorno al trio di protagonisti, ineccepibili teatri naturali in cui Tess, Alec e Angel si rincorrono in una danza destinata a finire in tragedia. Curiosamente, proprio scostandosi dall’umanità ferita di Polanski ed avvicinandosi di più alla Tess letteraria che senza tragedia non è che un teatro di emozioni contenute, il dramma si diluisce in una sorta di esercizio stilistico ravvivato per il rotto della cuffia dalla bravura di Gemma Arterton (Quantum of Solace, Tamara Drewe – Tradimenti all’inglese e il più recente Gemma Bovery), che pur mettendo in scena una giovane donna più moderna rispetto all’originale non fa mai mancare l’allure di malinconia e candore tipiche del personaggio. Più problematico Eddie Redmayne pre-Oscar, imbalsamato in un ruolo che francamente si dimentica non appena conclusa la vicenda, poco incisivo e a tratti incerto sulla strada da percorrere, mentre Hans Matheson si sforza con alterne fortune di dare una dimensione umana e non solo da antagonista al suo Alec. La serie risulta quindi visivamente piacevole e curata come gli inglesi ci hanno ben abituati, ma qui si ha l’impressione che la ricerca sia diventata ossessione e che l’anima di Tess si sia smarrita in una messa in scena anafettiva e cristallizzata. Peccato!
Tess dei D’Urbeville [Tess of the D’Urbervilles, Gran Bretagna 2008] REGIA David Blair.
CAST Gemma Arterton, Eddie Redmayne, Hans Matheson, Ruth Jones, Jodie Whittaker.
Drammatico, durata 60 minuti (episodio).