11° Biografilm Festival – International Celebration of Lives, 5 – 15 giugno 2015, Bologna
Il mito di Sclavi
Non ci stupiremmo se qualcuno affermasse che Dylan Dog è il più grande fumetto italiano di tutti i tempi. Non si vuole, in questa sede, farne una questione di gusto personale (il quale, si sa, non ha nulla di scientifico), ma di ragionare nei termini della mitopoiesi del personaggio e dell’opera. E anche – perché no? – di tenere conto del successo commerciale (vette di 12 milioni di copie vendute in un anno) come uno dei tanti indicatori atti a determinarne l’importanza all’interno di un ipotetico canone del fumetto. Insomma, piaccia o no, con Dylan Dog dovremo sempre fare i conti.
Come in molte opere passate alla storia, l’autorialismo ha una fondamentale funzione rispetto alla determinazione di un brand. In Dylan Dog, l’importanza della Sergio Bonelli Editore va di pari passo con quella di Tiziano Sclavi, autore prolifico quanti altri mai, il cui fascino si accompagna all’endemica ritrosia. Proprio su questo aspetto, Giancarlo Soldi – già regista di Nero (1992), unica sceneggiatura cinematografica di Sclavi – realizza Nessuno siamo perfetti, un sincero omaggio al fumettista pavese, alla sua opera e, non da ultimo, ai suoi ammiratori. È proprio la relazione diretta tra produzione e ricezione (ma forse qui è proprio il caso di parlare di autore e pubblico) a determinare l’efficacia dell’operazione. Nessuno siamo perfetti è costituito da un nocciolo importante: due interviste realizzate a distanza di dieci anni, in cui Sclavi si mette sorprendentemente a nudo. Attorno ad esse ruotano informazioni biografiche, inserti animati, interviste ad amici e collaboratori (da Grazia Nidasio a Bianca Pitzorno) a e opinioni di colleghi e di appassionati. Ma qui il colpo di genio. Nonostante il consistente materiale autobiografico si trovi lì, pronto per essere gettato in pasto ai curiosi, Giancarlo Soldi decide di centellinare oculatamente le informazioni strappate nelle conversazioni. Una forma di rispetto nei confronti di qualcuno che non ama mettersi in mostra e che forse si è lasciato un po’ andare nell’elargire informazioni personali. Ma soprattutto la volontà di mantenere il fascino del non detto, verso un autore la cui mitologia è determinata anche dal suo rimanere all’infuori dei riflettori. Di Sclavi, dunque, rimangono sprazzi di una vita intensa (i ricordi tristi e macabri, le inumane ore di lavoro, l’alcolismo, il ritiro dalle scene) che si alternano agli sguardi sinceri e commossi e agli attimi di felicità mentre accarezza i suoi cani. Ma soprattutto rimane la sua opera, oggetto di culto di almeno due generazioni di appassionati. E di sana invidia per un collega, altrettanto geniale (ma forse un po’ meno) come Alfredo Castelli.
Nessuno siamo perfetti [Italia 2014] REGIA Giancarlo Soldi.
CAST Tiziano Sclavi, Dario Argento, Mauro Marcheselli, Thony, Bianca Pitzorno, Alfredo Castelli.
SOGGETTO Giancarlo Soldi. FOTOGRAFIA Luca Bigazzi. MUSICHE Ezio Bosso.
Documentario, durata 71 minuti.