SPECIALE DINOSAURI AL CINEMA
Cambio di registro
Una giovane scimmietta raccoglie un cucciolo di dinosauro da un uovo appena schiuso e decide di allevarlo nella comunità di scimmie cui appartiene, non senza incontrare le ritrosie del resto del gruppo. Con il passare del tempo e con la crescita del cucciolo, tutti si rendono conto che la convivenza tra specie così diverse è comunque possibile.
Al momento di affrontare una lunga migrazione verso territori più accoglienti e rigogliosi, il gruppo incontra il resto dei dinosauri e sarà costretto a confrontarsi con diversi stili di vita e di equilibri comunitari. Dinosauri è il film che, nell’immaginario collettivo, costituisce l’ultimo atto di una fase della Disney che, dopo i successi miracolosi di inizio anni ’90, vede in questo film la sentenza finale di una sorta di inadeguatezza ai tempi correnti. Il film, sia per trama che per trattamento visivo e tematico, richiama molto film con un target differente da quello usualmente abbracciato dai precedenti prodotti Disney: film come Alla ricerca della Valle Incantata rappresentano il primo termine di paragone per la resa filmica della storia. Rivolgersi a un pubblico diverso implica forzatamente dover adeguare i toni e il trattamento a tale target, allontanandosi di fatto dalla retorica finora frequentata dalla casa di produzione. In altre parole, Dinosauri rappresenta una modalità di snaturarsi da parte della produzione, cercando in ogni modo di recuperare un passo ormai perduto. Con la proliferazione di capitoli e film dedicati alla prima infanzia registrata alla fine degli anni ’90, anche i colossi dell’animazione si sono adeguati a questa tendenza cercando di inseguire la chimera del perenne successo. L’inadeguatezza dei mezzi e della retorica cui si è fatto ricorso si manifesta in una mancanza di ritmo che pervade tutta l’opera, sottolineando come il voler inseguire un obiettivo a tutti i costi non sempre porta i risultati sperati. Il ricorso all’immaginario dei dinosauri e della preistoria, inoltre, ricalca quello già proposto da altri film già citati, denotando una perdita di originalità che, da un colosso come la Disney, non ci si sarebbe aspettati. Nel complesso, quindi, più che rilevare un film mediocre rispetto alle possibilità artistiche e produttive, si denota un film che ha ben poco a che fare con la poetica e la retorica che ha fatto di se stessa il proprio baluardo. Il film si inserisce nella serie di produzioni come una nota stonata, non tanto sbagliata di per sé, quanto rispetto al contesto circostante.
Dinosauri [Dinosaurs, USA 2000] REGIA Eric Leighton, Ralph Zondag.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) D. B. Sweeney, Ossie Davis, Alfie Woodard, Max Casella, Hayden Panettiere, Julianna Margulies.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Daniele Liotti, Sergio Fiorentini, Angiola Baggi, Francesco Pezzulli, Veronica Puccio, Alessia Marcuzzi.
SCENEGGIATURA Robert Nelson Jacobs, John Harrison, Thom Enriquez, Walon Green. FOTOGRAFIA David Hardberg, S. Douglas Smith. MUSICHE James Newton Howard.
Animazione, durata 82 minuti.