SPECIALE DINOSAURI AL CINEMA
We are family
Il papà cinematografico di Jurassic Park non era nuovo all’allestimento di film con protagonisti rettili preistorici. Coadiuvato da George Lucas ed affidandosi alla regia di Don Bluth, ben un lustro prima di riaccendere l’immaginario comune sul tema dei dinosauri portandoci nel Jurassic Park di universale memoria, si trovò a collaborare con loro al fine di creare un film di animazione per l’infanzia i cui protagonisti preistorici dovevano rivestire caratteristiche in grado di suscitare empatia negli spettatori.
Il miracolo avvenne: un film per piccoli con temi grandi, non così edulcorati come ci si aspetterebbe visti gli attriti avvenuti tra Spielberg e Bluth in fase di montaggio, in seguito al taglio di alcune scene ritenute troppo violente dal primo. È quindi con un certo coraggio che le questioni come la morte, la separazione e la sopravvivenza vengono affrontate, pur con una serie di limitazioni dovute al mercato giovane a cui la pellicola si rivolgeva. Il protagonista Piedino, un cucciolo di apatosauro – grazie al film il genere è noto al pubblico come “Collolungo” –, perde la madre e viene separato dal branco dopo il terribile scontro con un Dentiaguzzi. Lungo la strada per raggiungere la Valle Incantata, mitico Eden in cui tutti i dinosauri vivono pacificamente insieme, Piedino si trova circondato da un gruppo eterogeneo e altamente disfunzionale, nell’accezione più simpatica del termine, che si aggrega inizialmente per pragmatica sopravvivenza. La meta non è solo l’agognata Valle che i genitori descrivono ai cuccioli prima che l’arrivo di una catastrofe naturale assieme al Dentiaguzzi spezzi le famiglie da cui ognuno proviene, ma piuttosto la costruzione di un gruppo in grado di evolversi in famiglia. Il film è coraggioso, come già detto, nel rendere veri aggettivi come “teneri” e “toccante”, parole non spesso associate ad enormi rettili preistorici, ma ancora di più a mostrare che la strada per il lieto fine può avere curve impreviste. Un inno alla cooperazione nella quale le peculiarità di uno arricchiscono tutti attraverso un peregrinare che si fa pellegrinaggio verso una riunione finale che si concretizza in un abbraccio collettivo. Sono questi i motivi per cui, a tutt’oggi e senza nulla togliere ai suoi successori, Alla ricerca della Valle Incantata rientra a pieno titolo in quei classici che meritano il tempo di un’attenta visione.
Alla ricerca della Valle Incantata [The Land Before Time, USA/Irlanda 1988] REGIA Don Bluth.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Gabriel Damon, Candace Hutson, Judith Barsi, Will Ryan, Path Hingle, Helen Shaver.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Rossella Acerbo, Monica Vulcano, Federica De Bortoli, Luigi Ferraro, Giorgio Lopez.
SCENEGGIATURA Stu Krieger. MUSICHE James Horner, Diana Ross.
Animazione/Avventura, durata 65 minuti.