Sognare e disegnare, e ancora sognare!
Lo Studio Ghibli ha aperto le proprie porte e noi non ce lo siamo fatti ripetere due volte. Grazie alla Lucky Red, infatti, è arrivato al cinema – anche se solamente per due giorni – Il regno dei sogni e della follia, il documentario di Mami Sunada che ha immortalato il lavoro dei maestri Hayao Miyazaki e Isao Takahata, assieme a quello del produttore Toshio Suzuki.
Una volta ottenuto il permesso di accedere quasi illimitatamente all’interno del mondo Ghibli, Sunada ha intrapreso un viaggio nello studio d’animazione più famoso del mondo. Miyazaki e Takahata sono intenti a terminare gli ultimi due loro capolavori, rispettivamente Si alza il vento e La storia della principessa splendente, e il film mostra tutte le fasi salienti, dalla progettazione dei disegni al doppiaggio finale, dalla promozione alla prima proiezione ufficiale. Il regno dei sogni e della follia, però, non si limita a descrivere e narrare quello che si cela dietro un lavoro d’animazione, ma con tocco intimista ed emozionante racconta la vita di due uomini e quella di un laboratorio fuori dal comune. Tutto è immerso e attraversato da sogni e voli pindarici, che talvolta rasentano la follia ma che hanno saputo creare un’etichetta dal valore visivo inestimabile. Sogni e follia, quindi. Due tematiche che, nello Studio Ghibli, viaggiano a braccetto e che l’una senza l’altro non avrebbero modo di esistere. Perché c’è sempre un pizzico di pazzia in ogni sogno, e Miyazaki ha saputo creare un universo dove tutto è così fantastico da risultare reale. Tra una testimonianza e l’altra, un disegno e l’altro, la regia di Sunada si addentra fino a farci scoprire la scrivania del maestro, dove sono stati progettati e realizzati i suoi più grandi capolavori, come La città incantata e Porco Rosso, il suo “film più scemo”, a detta proprio di Miyazaki. Motivo? Lui fa film per bambini, e quello non lo era. Bambini o no, però, le sue poetiche animazioni hanno segnato la storia del cinema e grazie a questo documentario ne siamo ancora più consapevoli. In un mare di colori, in cui l’immaginazione prende vita e i personaggi diventano realtà, Hayao Miyazaki, Isao Takahata e l’intero Studio Ghibli hanno imparato a volare rimanendo seduti dietro ad un scrivania, trascinandoci con loro. Perché le loro opere sono un epico viaggio di sola andata fatto di poesia, magia, ma anche sogni e follia. Quanto basta per rimanere indimenticabili.
Il regno dei sogni e della follia [Yume To Kyoki No Ohkoku, Giappone 2013] REGIA Mami Sunada.
SOGGETTO Mami Sunada. FOTOGRAFIA Mami Sunada. MUSICHE Masakatsu Takagi.
Documentario, durata 118 minuti.