È aperta la stagione della caccia
Geralt di Rivia, personaggio nato dalla penna dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, ritorna a fare il duro lavoro dello Strigo nel nuovissimo – e ahinoi ultimo – capitolo della sua saga, The Witcher 3: Wild Hunt.
Invecchiato, (più) cupo, ma sempre pronto a stanare e sconfiggere bestie feroci e demoni dietro una giusta ricompensa, Geralt si muove a cavallo del fedele destriero Rutilia in un mondo ampissimo come missioni da svolgere e ben più che strutturato a livello di crescita del personaggio e intrighi di ogni sorta. Arrivato pochi giorni fa sul mercato tra squilli di trombe, con un carico di mostruose aspettative e l’inevitabile confronto da sostenere con un altro fantasy sui generis, Dragon Age Inquisition, il gioco punta a conquistare il mercato grazie ad un mix capace di mettere a proprio agio vecchi e nuovi fruitori: ambientazioni e personaggi modellati con una grafica molto più che dettagliata, capaci di muoversi in arene singolarmente caratterizzate in maniera impeccabile. Si esplora senza timori il lato più oscuro del fantasy grazie a intrighi politici che richiamano automaticamente al mondo di Games of Thrones, ponendo al centro di tutto lui, un Geralt che sa di sangue, spade spezzate e grifoni, e le tre donne della sua vita, Ciri, Yennefer e Triss. E poi, come se un mondo sterminato pieno zeppo di storie relazionate fra loro e determinate da ogni singola scelta compiuta non bastasse, tra le novità ci sono la possibilità di rafforzare la nostra cavalcatura, le barche per muoversi tra le isole, il sistema facilitato per l’assunzione delle pozioni e nuovi agenti mutageni. Tuttavia, almeno nella versione per PC, The Witcher 3 presenta qualche difetto dovuto al downgrade della grafica: può accadere di tanto in tanto che i movimenti risultino sporcati, specialmente quando si salta con la cavalcatura da un punto all’altro. Il secondo tasto dolente è la rassomiglianza di svolgimento di alcune quest minori e il sentimento di sconforto che potrebbe assalire il giocatore fanatico desideroso di completare ogni più piccola missione secondaria. Non si può muovere un passo senza che spunti qualche nuova richiesta! Si tratta comunque di un fatto soggettivo che non inficia la bellezza grafica e narrativa di un videogame pronto a concludere letteralmente con i fuochi d’artificio una delle saghe più incisive nell’universo fantasy dell’intrattenimento videoludico. Buon viaggio!
The Witcher 3: Wild Hunt [id., Polonia 2015]
SVILUPPATORE CD Projekt RED.
DISTRIBUTORE Namco Bandai.
PIATTAFORME PC, X-Box One, PS4.
Gioco di ruolo, 100 ore circa.