Maria e la sua apologia del vuoto e del nulla
Aldo Grasso la ha definita “la burattinaia dei poveri Cristi”, colei che rappresenta un’“Italia arcaica”, in grado di dare voce “ai sentimenti di chi non possiede le parole per esprimerli”. È lei, Maria De Filippi, la madre del nazionalpopolare, madrina di artisti in erba, cupido degli “innamorati”, paciere nelle liti. Quello di Maria, personaggio femminile per il Premio Tv 2015, è un mistero: è spigolosa, rigida, eppure crea un’empatia fuori dal comune con il pubblico, si fa amare da colleghi e addetti ai lavori – i giornalisti, nonostante la critichino, sperano in progetti più impegnativi.
Lei, imperterrita, continua a indagare la costruzione di talenti (Amici), amori (Uomini e donne) e riappacificazioni (C’è posta per te). Come se fosse lì per caso, con l’urgenza di raccontare, in Uomini e donne – format, così pensato dal 2001, che segue l’evoluzione della sua presentatrice – Maria è seduta sui gradini, spettatrice dello spettacolo in jeans e maglietta, con il microfono in mano, inquadrata poco, lei è solo di supporto, pronta a parlare ma soprattutto a tacere. Non ha paura dell’assenza di contenuto, anzi ci sguazza. Usa le parole giuste, chiude le situazioni quando annoiano, sa dosare i silenzi, ci traghetta nelle menti vuote e negli occhi vacui delle sue creature. Demiurgo del pop, Maria si diverte, lei stessa dice di non amare la figura del tronista e forse per questo, con cinismo e con un pizzico di cattiveria, ghigna e se la ride che sia il trono classico (giovani si conoscono e si scelgono) o quello over (un gruppo di persone dai 40 agli 80 anni cercano l’anima gemella e la Visibilità come i figli/nipoti). Quando si tratta degli anziani si mette in mezzo, puntualizza, aiuta i novelli del (l’ir)reality a tirare fuori il peggio di sé. De Filippi scova i personaggi, li incalza, cavalca l’onda e, supportata dai suoi paggetti (Gianni Sperti e Tina Cipollari), crea situazioni grottesche, al limite dell’umiliazione, prendendosi gioco della vittima. Ciò che la presentatrice ha architettato per il trono classico è una sorta di rituale medievale: il trono, una corte, i consiglieri. Per il re o la regina, a seconda delle circostanze scendono uno stuolo di pretendenti, con una rosa in mano; inizia così la fase del corteggiamento. La dea del tubo catodico ha diviso il mondo in studio ed esterna: se dentro si parla di ciò che è successo fuori a suon di liti, pianti, in esterna un uomo e una donna si abbracciano, parlano a bassa voce e si baciano seguiti dall’occhio della redazione. La puntata scorre come flusso di incoscienza; chi è al centro, indolente-irruente rappresentate del video ergo sum, vuole mostrarsi, fare serate, scegliere chi piace al pubblico. De Filippi, nume tutelare, dispensa il bene e il male facendo prevalere il secondo, terapeuta di coppia mette la firma al nuovo romanzo popolare, senza paura anzi, contenta di farlo. Con Uomini e donne Maria, Re Mida di Canale 5, dà al pubblico ciò che lui ahimè desidera, senza troppa fatica, godendosi il successo.
Uomini e donne [Italia 2015] PRODUTTORE Fascino PGT.
PRESENTATORE Maria De Filippi
CON Gianni Sperti, Tina Cipollari.
Reality, Canale 5.