Far East Film Festival 17, 23 aprile – 2 maggio 2015, Udine
Non il solito wuxia
La trama di Brotherhood of Blades è semplice e forse non originalissima: nel XVII secolo tre grandi amici appartenenti alle Guardie Imperiali, sorta di polizia segreta cinese, si trovano invischiati nella lotta di potere tra l’eunuco Wei e le alte sfere della corte Ming.
Ovviamente volano botte, spade e calci a volontà, ma il film si presenta molto più curato rispetto ai suoi predecessori di questo filone e, soprattutto, svecchiato da una certa aria quasi cartoonesca che il genere si porta dietro come croce e delizia. Il regista Lu Yang, oltre ad avere ceduto solamente di tanto in tanto alla spettacolarizzazione che di solito contraddistingue i wuxia, si affida molto al fascino già insito di per sé nei duelli tra spade e, soprattutto, all’indubbia alchimia tra i tre protagonisti maschili. Pur rendendo concreto il loro essere “fratelli di lama” grazie a scene che illustrano ed al contempo sfaccettano la loro amicizia, Lu Yang si premura di non lasciar mai cadere l’individualità di ognuno dei tre combattenti, mostrandone sogni e paure, reazioni e decisioni. Così un trio di pedine nelle mani di alti funzionari corrotti ed arroganti burocrati, acquisisce spessore, mostra l’umano sotto il soldato, e si fa inevitabilmente apprezzare dal pubblico, compreso quello del Far East Film Festival 2015, dove è stato proiettato in anteprima per l’Italia. Riuscendo laddove due anni fa il film The Guillotines aveva mancato nel reggere logicamente la trama e sposando la recente filosofia che vuole film adatti a più fasce d’età e, come già detto, più verosimili – si veda Ruroni Kenshin di Keishi Otomo come apripista più famoso ed apprezzato -, Brotherhood of Blades regala un paio d’ore di scorrevole avventura, senza pretendere di essere più di un film ben girato e recitato. Questo grazie anche all’abilità di contrapporre ai tre protagonisti un cattivo tanto viscido quanto tentatore, a sua volta semplice anello di una catena di tradimenti ben più estesa. Inoltre, lungi dall’annacquare la trama, la mescolanza in dosi perfette di tensione e leggerezza diventa il mezzo per curiosare tra i personaggi e ad essi affezionarsi. Non a caso, tra i produttori spicca Terence Chang, noto per pellicole come The Killer, Face/Off e Red Cliff, opere che già avevano incontrato il plauso tanto che delle sale orientali che di quelle occidentali e a cui si va ad aggiungere, giustamente, questo nuovo film.
Brotherhood of Blades [Xiu Chun Dao, Cina 2014] REGIA Lu Yang.
CAST Chang Chen, Liu Shishi, Wang Qianyuan, Chin-Shi Chieh.
SCENEGGIATURA Chen Shu, Lu Yang. FOTOGRAFIA Han Qiming. MUSICHE Nathan Wang.
Avventura/Azione/Drammatico, durata 106 minuti.