SPECIALE JOSS WHEDON
Shakespeare screwball
Nella pausa forzata tra le riprese e il montaggio di The Avengers e per riprendersi da mesi di lavoro con una troupe semi-sconosciuta, Joss Whedon raduna un po’ di amici nella sua residenza a Santa Monica e gira un suo riadattamento contemporaneo della commedia shakespeariana Molto rumore per nulla.
Questi amici sono per lo più attori che hanno lavorato per lui, e che danno corpo nel film a quello che i fan del whedonverse si immaginano possa essere una domenica qualunque a casa Whedon: Denisof di Buffy e Amy Acker di Angel, con l’agente Coulson/Gregg di S.H.I.E.L.D., il Capitano Mal/Fillion e Simon/Maher di Firefly tutti insieme a giocare a far film. Il pericolo goliardata è scongiurato immediatamente, l’atmosfera familiare e divertita che si respira si addice perfettamente alla commedia in questione, in cui i protagonisti, nobili al tempo della corte d’Aragona in Sicilia, non fanno altro che festeggiare, bisticciare, parlare e sparlare d’amore e di innamoramenti. Certo, nella seconda parte interviene un inganno: il perfido Don John, che non sopporta la felicità altrui, decide di mandare a monte le nozze appena decise tra il giovane conte Claudio e la bella Hero, figlia del padrone di casa Leonato, diffondendo voci e false prove che la dolce promessa non sia in realtà più illibata: affronto! Dopo struggimenti e promesse di vendette, la chiave per sventare l’inganno la trova, suo malgrado, il commissario Dogberry di Nathan Fillion, il personaggio più comico e nonsense. Il bel bianco e nero, il continuo spostarsi tra interno ed esterno, ma sempre nell’unico ambiente della villa, le scale, le finestre, i terrazzi a fare da rifugio ad orecchie indiscrete o al contrario da nascondiglio per origliare, sono tutti elementi che legano la versione whedoniana di Much Ado alla commedia classica hollywoodiana. Il tragico-ma-non-troppo equivoco alla base del titolo, che coinvolge quelli che sarebbero i protagonisti, è più che altro un pretesto, poiché al centro di tutto Whedon mette Beatrice, cugina di Hero allegramente allergica al matrimonio, e Benedick, l’impenitente donnaiolo con il quale non fa che battibeccare. Sono loro a diventare, più che nell’originale, i personaggi principali del film, a inscenare i dialoghi più brillanti e le situazioni più divertenti. Acker e Denisoff danno il meglio di loro nel cospargere reciprocamente un veleno che è chiaro segnale di scintille di tutt’altra natura: Beatrice e Benedick diventano allora fin da subito la coppia per cui fare il tifo, tanto che a loro Whedon regala l’ultima inquadratura. Tutto è bene ciò che finisce bene, e la festa a casa Whedon può continuare.
Much Ado About Nothing [Id., USA 2012] REGIA Joss Whedon.
CAST Amy Acker, Alexis Denisof, Clark Gregg, Fran Kranz, Jillian Morgese, Nathan Fillion.
SCENEGGIATURA Joss Whedon (dall’omonima commedia di William Shakespeare). FOTOGRAFIA Jay Hunter. MUSICHE Joss Whedon.
Commedia, durata 108 minuti.