13° Florence Korea Film Fest, 20 – 30 marzo 2015, Firenze
L’epica blockbuster made in Corea
Roaring Currents è la trasposizione cinematografica della battaglia di Myeongnyang (da cui il titolo originale del film) del 1597, in cui l’esercito coreano guidato dall’ammiraglio Yu Sun-sin è riuscito a sconfiggere l’immensa flotta giapponese, contando solo su dodici imbarcazioni e che corrisponde, nella mitologia coreana, alle nostrane Termopili.
L’escalation degli scontri e delle violenze tra le due fazioni portano l’ammiraglio ad organizzare quello che sembra un piano destinato a fallire, ma che invece consoliderà l’identità coreana in maniera indissolubile. L’inossidabile volto di Choi Min-sik è il protagonista del film di apertura del Korea Film Festival che trova nell’uscita in patria di quest’opera un ottimo spunto per celebrare l’identità coreana. Il focus sul cinema di guerra dell’edizione 2015 del festival propone infatti una serie di film volti a rinforzare l’identità nazionale e improntati alla ricerca dei momenti topici della sua formazione. Per quanto la colonna sonora, intesa in senso lato, distolga spesso l’attenzione dal contenuto esistenziale dei dialoghi, le contraddizioni tipiche delle decisioni militari lasciano il campo all’affermazione di uno spirito umano insieme universale e specifico di ogni singolo popolo, unito dal passato collettivo e dalle speranze per il futuro. Il film si fa apprezzare senza dubbio per un’attenzione meticolosa al dato storico, non tanto nei dettagli, quanto nel bisogno di restituire l’atmosfera umana dominante. Se da un lato, quindi, Roaring Currents ha l’indubbio pregio di fornire un appassionato ritratto del mood umano regnante in quelle circostanze, dall’altro lato il film non riesce a sottrarsi alle figure retoriche delle produzioni ad alto budget. Così, un velo si interpone tra le emozioni per i fatti rappresentati e gli spettatori seduti in sala, impedendo una reale partecipazione del pubblico. Per rispettare gli stilemi da blockbuster, inoltre, la maggior parte degli sforzi attrattivi viene impiegata nell’ostentazione della violenza e della crudeltà delle azioni militari e di rappresaglia. Il risultato è quello di colpire nel segno sulla carta, mentre nella pratica si lascia prendere la mano da facili strizzate d’occhio di genere, tralasciando così la cura del montaggio (visivo e sonoro). Se la forza delle immagini di una plausibile ricostruzione è quello di cui si è in cerca, Roaring Currents potrebbe essere adatto alle esigenze, non foss’altro per vedere ancora una volta Choi Min-sik dare prova delle sue abilità.
L’impero e la gloria – Roaring Currents [Myeongnyang, Corea del Sud 2014] REGIA Kim Han-min.
CAST Choi Min-sik, Ryu Seung-ryong, Cho Jin-woong, Kim Myung-gon.
SCENEGGIATURA Jeon Cheol-hong, Kim Han-sik. FOTOGRAFIA Kim Tae-seong. MUSICHE Kim Tae-seong.
Guerra, durata 127 minuti.