Identità continue
Presentato in concorso al 32° Torino Film Festival, N-Capace è un viaggio nella periferia romana seguendo i passi di una donna, Anima in Pena, che vaga per le strade con il suo letto bianco. Visionario e poetico, il mosaico complessivo mostra vari spaccati di vita di giovani e anziani della campagna laziale.
Quello che ci viene mostrato è quasi un’ostentazione del making of del film stesso, evitando così di cadere in situazioni stagnanti e di rendere tutto il complesso particolarmente lento. Le immagini proposte sono invece vive, si giustappongono “giovani d’oggi” con la generazione dei loro bisnonni che ha combattuto la Seconda Guerra Mondiale. Pur non essendo un film a tesi, le domande che la regista e interprete rivolge a coloro che incontra mettono lentamente in evidenza una certa identità di queste persone semplici (se vogliamo), spesso semianalfabete e senza grandi aspirazioni nella vita oltre ad una quotidianità tranquilla. Le due generazioni che per eccellenza si oppongono su tutti i grandi temi della vita nell’immaginario comune danno risposte in fondo sintomi di una simile condizione esistenziale, senz’altro aliena a quella della protagonista in viaggio. Come una mina vagante infatti la donna innesca poesie e domande da cui si evincono i pensieri della persona/personaggio inquadrata, proponendo allo stesso tempo immagini e tematiche ben lontane da quelle della vita pratica di tutti i giorni. Lo stile di vita rappresentato dalla regista è quello di persone della classe media, che senza necessità vitali immediate si può permettere il relativo lusso di porsi domande al di sopra delle immediate pulsioni istintive. Giovani e anziani, probabilmente in funzione del loro trascorso, seguono l’istinto delle proprie impressioni per assumere una posizione riguardo alle problematiche proposte, scevri di quelle sovrastrutture che rendono invece la protagonista un’Anima in Pena, perennemente insoddisfatta. L’impianto teatrale dell’opera riflette il curriculum della regista, Eleonora Danco, che si mette in gioco in prima fila in ogni fase di lavorazione del film. A tornare non è tanto la frontalità o l’immobilità (anch’esse comunque presenti), quanto la ricerca di pose che compongano una coreografia complessiva articolata su più livelli. Corpo e parole vengono così coinvolti in un’unica danza esistenziale, come su di un palcoscenico universale che abbraccia e si ripresenta in molti luoghi, fisici ed esistenziali. Impressioni e immagini fisiche si susseguono sullo schermo, creando una sensazione di scorrimento vitale che, comunque, non cade in retorica soporifera.
N-Capace [Italia 2014] REGIA Eleonora Danco.
CAST Eleonora Danco.
SCENEGGIATURA Eleonora Danco. FOTOGRAFIA Daria D’Antonio. MUSICHE Markus Acher.
Drammatico, durata 80 minuti.