SPECIALE FREDERICK WISEMAN
School Is Hell
Secondo film, dopo lo scandaloso e censuratissimo Titicut Follies, del grande Frederick Wiseman. Dopo un manicomio criminale, l’occhio sempre attento di Wiseman sceglie come oggetto del suo sguardo, tra dettagli, primissimi piani e long take, la Northeast High School di Philadelphia, che, se non è un luogo di segregazione, è comunque un esempio perfetto per mostrare il sistema scolastico statunitense, anche nei suoi aspetti più repressivi e omologanti.
Girato tra marzo e aprile del 1968 (uno studente deve tornare a combattere in Vietnam ed elenca al suo insegnante i nomi dei compagni feriti in guerra, mentre una studentessa osa portare la gonna corta al ballo di fine anno, di cui vediamo le prove, e viene richiamata ad un abbigliamento formale, perché – le spiegano – “in questa scuola vogliamo fare ciò che fa la maggioranza”), High School magari può sorprendere per il breve utilizzo di musica extradiegetica (Sittin’ On the Dock of the Bay) nell’incipit, contrariamente alla scelta solita di Wiseman del sonoro in presa diretta, ma è cinema wisemaniano allo stato puro. Non è un film di lunga durata, ma i suoi 75 minuti sono sufficienti per trasportare lo spettatore nel microcosmo scolastico, tra studenti, insegnanti e genitori: quello di Rhona, arrabbiato perché la figlia aspirante estetista sarà bocciata, la madre di Eileen dispiaciuta perché la ragazza ha attaccato una professoressa, il padre di Arleen che non può darle più di 1500 dollari per l’universtà. C’è il professore che ha l’incarico ingrato di fare da “tutore dell’ordine” e parlare con i ragazzi che hanno commesso qualcosa di sbagliato: lo studente senza tuta che non vuole seguire la lezione di educazione fisica viene sospeso per giorni, come il ragazzo che ha picchiato un compagno, e trattato con severità; quando dialoga con un altro studente, invece, l’insegnante sembra decisamente più calmo. C’è il sig. Murray che passa per i corridoi, come se fosse un secondino, e rimprovera due ragazzi al telefono. “Dovevo parlare con il mio assicuratore”, gli risponde uno dei due. Ci sono le lezioni di lingua straniera, di letteratura (la professoressa che legge Casey at the Bat, quella che analizza il testo di The Dangling Conversation), di cucina, di canto, di educazione sessuale, di storia (su William H. Sylvis). C’è il professore che parla di famiglie di vario tipo e quello che cita Martin Luther King e The Other America. Si passa dalle studentesse che fanno ginnastica e si allenano per giocare a baseball alla prova di dattilografia. Tutto con l’indescrivibile, cristallina naturalezza che solo i film di Wiseman hanno.
High School [id., USA 1968] REGIA Frederick Wiseman.
SOGGETTO Frederick Wiseman. FOTOGRAFIA Richard Leiterman. MONTAGGIO Frederick Wiseman.
Documentario, durata 75 minuti.