SPECIALE FREDERICK WISEMAN
Dove nasce il sapere
Uno degli aspetti significativi dell’ultimo documentario di Frederick Wiseman, tra i più lucidi uomini di cinema del nostro tempo, è la scelta di raccontare l’illustre università pubblica di Berkeley senza entrare nelle vicende private dei singoli, proponendo al contrario uno sguardo totalizzante e aperto sull’esperienza scolastica americana.
Nelle classi come nei consigli d’amministrazione, tra gli studenti come tra i professori, Wiseman sembra suggerire che le cose funzionano soltanto quando esiste un confronto diretto, costante e disinteressato fra le persone. Questo è il lavoro di chi produce sapere, questo è il fondamento della cosa pubblica, anche quando i soldi scarseggiano, le università private rischiano di sottrarre nuovi iscritti e occorre rinnovare le proprie strategie di sopravvivenza. Il risultato è un film di oltre quattro ore, profondamente politico, in cui è tale la stratificazione di problemi che la visione sottende, da lasciare in ognuno un’immagine personale e parziale di quanto rivive sullo schermo, rilanciando la necessità di un confronto aperto anche tra gli spettatori. Diseguaglianze sociali, problemi finanziari del settore pubblico, acceso confronto tra generazioni e, soprattutto, la percezione del tempo che scorre (oppure no?) in questo microcosmo eterogeneo che è l’università, sono soltanto alcuni degli aspetti chiave da cui partire per approcciare un grande film collettivo, dove l’unica figura sorprendentemente memorabile, e molto positiva, è quella del Magnifico Rettore. Forte di una pluridecennale esperienza da documentarista, Wiseman sembra fare sempre lo stesso film, ma ogni volta riesce in un’impresa diversa, perfettamente coerente con le precedenti: si percepisce chiaramente come raccolga la realtà con generoso spirito di adattamento, non applicando dogmaticamente le proprie strategie di racconto o documentazione. Con pochi e sempre discreti accorgimenti di montaggio e, al solito, la totale responsabilità anche sul suono del film, riesce a restituire l’animata verità delle lezioni e delle discussioni scolastiche, quelle che il resto del cinema censura o ritiene superflue, dove il logos dispiega tutto il proprio incontrastato potere ma sono soprattutto i piani d’ascolto a parlare al pubblico. Nell’anno del Leone d’Oro al cinema (italiano) della realtà, il Festival di Venezia accoglie un indiscusso maestro del documentario, e conferma la necessità che immagine e pensiero procedano di pari passo, e continuino a dialogare per produrre sapere.
At Berkeley [Id., USA 2013] REGIA Frederick Wiseman.
SOGGETTO Frederick Wiseman. FOTOGRAFIA Frederick Wiseman.
Documentario, durata 244 minuti.