Daje Rocco
L’Uomo, essere surreale, farebbe qualsiasi cosa per la fama. E proprio per questo, allora, si parte per l’Honduras. L’Isola dei Famosi – condotto quest’anno da Alessia Marcuzzi – è iniziata sotto il peggiore degli auspici: una tempesta fa chiudere il programma. Si grida alla disfatta – prima del tempo infatti questa è un’edizione molto seguita (20-25% d’ascolto).
Marcuzzi non è all’altezza e infarcisce di serietà l’evento atmosferico, piegandosi su un prosaico “la natura ha avuto la meglio”. L’ormai celebre “crederci sempre, arrendersi mai” di Simona Ventura ha lasciato il posto al “daje todos”. I social – scatenati – schiacciano la flessuosa Nereide che, messa a confronto con l’energica e decisionista Super Simo, Poseidone nella sua seconda edizione, crolla miseramente. Il presupposto su cui poggia L’Isola dei Famosi è il racconto della realtà, ma in controluce emerge che è solo costruzione di essa quindi c’è la sospensione della credulità. Di fronte all’unica cosa non scritta (la tempesta), la realtà si scontra col reality, l’impalcatura si sgretola. Marcuzzi è un accessorio, legata al copione come Linus alla coperta, in ombra rispetto a Canale 5 e agli opinionisti, la zia Mara e Alfy. Venier, mostrando ancora una volta la mollezza di Marcuzzi, svela in un momento esilarante Playa Desnuda – che di nudo e di nuovo ha poco (Nudi e crudi) – costringendo gli autori a modificare il gioco. La presentatrice attende, utilizzando malissimo Alvin, inviato rubato alla Toffanin, che lo straordinario accada: lo svenimento della querula Rachida alla vista della figlia, le imitazioni di Valerio Scanu fanno il loro ma alle sorti del programma… Ci pensa Rocco (Sky) Siffredi. Il pornodivo, ironico e manager di se stesso, catalizza l’attenzione. Sono poca cosa Alex Belli sempre sul punto di svelare grandi verità, o Pierluigi Diaco intellettuale che pensa ai metalmeccanici, tanto lavoro, pochi soldi. Il naufrago toglie il succo dalla rapa, crea dinamiche, parla di strategie e relazioni adulterine. All’inizio la sua partecipazione sembrava “ridursi” discorsivamente e linguisticamente (fintamente al bando parole come duro, penetrante) a quello che fa: il pornodivo. In seconda istanza viene messa in scena la decostruzione del mito: il priapo impenitente depone le “armi”, è dalla parte dei deboli e fustiga i falsi, sopporta il fuoco come Prometeo il suo castigo, acquisendo blasfemicamente fattezze da “santo”. Se in passato Den Harrow aveva pianto per il furto dei “cestini” in una sincope di virilità, irriso e deriso da tutti, Rocco si scioglie per la lontananza da moglie e figli e giganteggia in un’esaltazione della virilità, dell’umanità e della “verità”. Il corpo di Siffredi annacqua a poco a poco valori e simboli del porno, per indossare quelli del pater familias, panni cari alla Società benpensante. Miles gloriosus, Rocco si arma verso la vittoria.
L’Isola dei Famosi 10.
CONDUTTORE Alessia Marcuzzi. COCONDUTTORE Alvin. PRODUTTORE Magnolia S.p.A.
Reality Show, durata 130 minuti (puntata).