SPECIALE INEDITI – FAMOSI IN COREA!
Il bilancio di una vita
“Finzione e realtà non devono mai unirsi”, da questa battuta, nella sequenza finale, parte A Dirty Carnival di Ha Yoo, un perfetto manuale per aspiranti gangster.
Frenetico, originale nelle sequenze violente per le ambientazioni scelte, comico e drammatico allo stesso tempo, un lavoro del 2006 che si scopre grazie a questo speciale sul cinema coreano. Byung-Doo è un gangster in ascesa, disposto a tutto per riuscire a prendere “il potere” e per mantenere il rispetto e l’amore dei suoi scagnozzi e della sua famiglia. Nella sua repentina carriera però si immetteranno con forza un amico regista, che vuole realizzare un film sulla malavita, e una ragazza che disapprova la condotta di Byung… Spesso la vita criminale è un continuo alternarsi di azione e redenzione, lo hanno narrato negli anni i vari Scorsese, De Palma, Kitano, uno stereotipo presente anche nella vita reale e, quindi, ormai una certezza. Ha Yoo lo rimarca, con i suoi personaggi tragici, che non riescono a rinunciare all’amore e all’amicizia fino in fondo: fingere di essere altro, un duro, una bestia senza scrupoli, per poi scontrarsi con la realtà e dover per forza auto smascherarsi. Il cinema supera il mondo reale, ma ad esso si ispira, facendo aprire gli occhi sia ai protagonisti veri che agli spettatori: questo il ruolo del cineasta che ascolta i racconti di Byung per ricavarne una sceneggiatura. Il suo personaggio sembra quasi stridere con tutta la vicenda, ma rappresenta una presa di posizione ben congegnata da Yoo: racconto perché conosco, per far conoscere, per demolire. A Dirty Carnival, quindi, non è esclusivamente un prodotto di genere finalizzato all’intrattenimento, è un bignami sulla dannazione a cui è destinato il genere umano. Se vuoi far carriera devi rinunciare a molto, ne soffrirai ma solo tentando puoi sapere se sei pronto, tornare indietro però non è da perdenti, anzi. Nella battuta citata prima c’è anche un’altra morale che fuoriesce: spesso, soprattutto leggendo i giornali, i criminali si ispirano a ciò che hanno visto nei film e viceversa, quando le cose si uniscono il sistema crolla e i soggetti perdono in verosimiglianza. Tutto ciò sembra banale, ma sono tematiche profonde che rendono ancora più autentico questa epopea contemporanea. Protagonista e comprimari ben descritti, messa in scena notevole, scelte artistiche inusuali, su tutte l’utilizzo esclusivo di coltelli e mazze nelle scene di lotta. Una rivelazione.
A Dirty Carnival [Biyeolhan geori, Corea del Sud 2006] REGIA Yoo Ha.
CAST Jo In-sung, Lee Bo-young, Namgoong Min, Jin Goo, Chun Ho-jin.
SCENEGGIATURA Yoo Ha. FOTOGRAFIA Choi Heyon-gi. MUSICHE Jo Yeong-wook.
Drammatico/Gangster, durata 141 minuti.