Sopravvivere è davvero meglio che morire?
Aaron (George MacKay), un giovane disadattato di una remota comunità scozzese, è l’unico superstite di uno strano incidente avvenuto in mare, in cui hanno perso la vita cinque persone, tra cui suo fratello maggiore. Grazie ad una superstizione locale, il villaggio incolpa Aaron per questa tragedia, facendo di lui un emarginato tra la sua stessa gente. Pieno di sensi di colpa e incapace di accettare la morte del fratello, scende in mare per cercarlo.
Il superstite (For Those in Peril) è un film presentato alla Settimana della Critica del Festival di Cannes 2013 e diretto dal regista inglese Paul Wright. Uscito direttamente in dvd, il film è un ritratto affascinante e misterioso che analizza la figura di un ragazzo in uno dei drammi più inquietanti: essere l’unico superstite di un tragico incidente. È davvero un bene sopravvivere? Il regista cerca di rispondere a questo quesito seguendo da vicino il protagonista, con la macchina da presa a mano che lo segue da vicino, descrivendo nel modo migliore i suoi stati d’umore. Perché Aaron è da sempre stato un ragazzo difficile, ma ora si rifugia nella propria sofferenza, pieno di rimorso, disadattato ed emarginato dalla sua stessa comunità. Ed è proprio il rapporto tra lui e il villaggio che è simbolo di questa incapacità di superare il lutto, complice sia una superstizione che l’atteggiamento di coloro che lo ritengono responsabile dell’incidente. Risse, incomprensioni, frasi infelici, diventano la quotidianità di Aaron, che comunque non si rassegna alla morte del fratello, continuando a sperare con fiducia in un finale diverso da quello previsto. Con Il superstite, quindi, Paul Wright si addentra dentro la testa di un sopravvissuto, quando l’attenzione è solo per i morti, senza capire il disagio provocato da un incidente che segna profondamente la vita stessa. Sono i silenzi, le parole non dette, i rimorsi, che diventano il quotidiano e l’impossibilità di guardare avanti. Il film, nel suo insieme, procede lentamente come la vita del protagonista che fatica a riprendere il giusto ritmo, resa difficile dalla natura stessa e umana, ma non per questo meno bella e giusta da vivere. Perché unico superstite o meno, questa è la dura verità.
Il superstite [For Those in Peril, Gran Bretagna 2013] REGIA Paul Wright.
CAST George MavKay, Kate Dickie, Michael Smiley, Nichola Burney, James Cunningham.
SCENEGGIATURA Paul Wright. FOTOGRAFIA Benjamin Kracun. MUSICHE Erik Enocksson.
Drammatico, durata 92 minuti.