SPECIALE PITTORI E PITTURA SU CELLULOIDE
Il fuoco, ultima metamorfosi
Novantacinquesimo film del più che prolifico maestro Im Kwon-Taek, Ebbro di donne e di pittura racconta la vita del maggiore pittore coreano dell’Ottocento, Jang Seung Up, trascendendo il cinema strettamente biografico per arrivare a toccare l’essenza, e il mistero, di una ricerca artistica tormentata e originalissima.
Da sempre attento osservatore degli usi e costumi della cultura coreana, Im Kwon-Taek trova in Jang Seung Up una figura di rottura che, senza rinunciare alla cornice dell’inquadramento storico, permette alla regia di costruirsi su una vera e propria ricerca drammaturgica delle forme, giustamente premiata al Festival di Cannes del 2002. Nel condensare, spesso per quadri fulminei e consapevolmente lacunosi, la vita del tormentato pittore – burbero, arrogante, passionale, ostinatamente orientato alla tensione vitale della sua arte – Im Kwon-Taek porta splendidamente in immagini la formula ideale del suo cinema, quel Chong Chun-Dong che nell’immobilità dell’inquadratura fissa inscrive il movimento dell’azione, in perfetta sintesi tra racconto interno e punto di vista esterno. Ebbro di donne e di pittura diviene così una paziente riflessione sulla visione, sospesa tra cinema e pittura stessa, in cui la ricerca della compiuta ispirazione di Jang Seung Up finisce per coincidere con l’afflato silenzioso del cineasta: un movimento incessante e tragico verso la verità irraggiungibile del fare arte. Una ricerca articolata lungo la complessa linea che, attraverso la libertà ribelle di chi aspira alla conoscenza della natura e della vita, passa per la travolgente partecipazione (anzitutto fisica e sessuale) per l’avventura dell’istante, contro ogni conformismo e convenzione pregressa, fino a sfiorare, senza risolverla, la tensione immaginativa dell’esistere che ben travalica la trasposizione naturalistica di ciò che i nostri occhi possono vedere. Questa tensione immaginativa ha la forza della rigenerazione, dell’eterna metamorfosi, e altro non poteva chiudere il film che l’enigmatica sequenza di un sacrificio suicida nelle quiete coltri del fuoco. Oltre la parola, oltre la pur esemplare attenzione alla composizione dell’inquadratura, alla profondità dei campi, Ebbro di donne e di pittura racconta l’istante di consapevolezza che illumina l’artista e lo invita a prendere la sua posizione nel mondo, una volta e per sempre.
Ebbro di donne e di pittura [Chihwaseon, Corea del Sud 2002] REGIA Im Kwon-Taek.
CAST Choi Min-sik, Ahn Sung-kee, Yu Ho-jeong, Kim Yeo-jin, Son Ye-jin.
SCENEGGIATURA Im Kwon-Taek, Kim Yong-ok. FOTOGRAFIA Il-sung Jung. MUSICHE Young-dong Kim.
Biografico/Drammatico, durata 102 minuti.