Il romanzo di un uomo
È senza dubbio tra le uscite italiane più importanti degli ultimi mesi, l’edizione integrale del bellissimo Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet, che il nostro Zerocalcare ha giustamente citato tra i suoi maestri.
Ma, anche se il Marco di Larcenet ha in comune con il personaggio disegnato da Zerocalcare l’incapacità di reagire al dolore e un ricorrente imbarazzo, di digressioni nerd, nella realtà rappresentata da Larcenet, non ce ne sono. Tutto è terribilmente realistico e ha il ritmo piano della vita. Dal tratto delicato e dall’ammirevole raffinatezza, Larcenet ha una eccezionale capacità di narrazione, di portare avanti un racconto attraverso gli anni, accompagnando il lettore nella crescita del protagonista, nevrotico fotografo, giovane uomo in difficoltà, tra momenti di comicità (la storia della diarrea, i dialoghi con la postina) e picchi di commozione vera (la malattia del padre). Solitario e ansioso, il bretone Marco all’inizio del romanzo a fumetti è in pausa di riflessione dal lavoro e vive in campagna a Chazay, con il cattivissimo gatto Adolf, grazie al quale conosce la veterinaria Émilie, che diventa la sua compagna per la vita. Lo scontro quotidiano è quello che Marco, come tutti, deve affrontare per riuscire a fare ordine nella propria vita professionale e negli affetti. Il flusso delle giornate, e di tutto ciò che accade in esse, attacchi di panico compresi, è interrotto da pagine in bianco e nero, in cui le figure intere o a mezzo busto che prevalgono, nel racconto molto dialogato, lasciano il posto a paesaggi o altre immagini, accompagnate da didascalie in prima persona. È così che conosciamo i pensieri più intimi e personali di Marco, che raramente si rivelano nel suo comportamento ordinario. E, a pagina 206, possiamo leggere anche un elenco dei suoi riferimenti culturali e artistici. A differenza di ciò che pensava suo padre, ossessionato dall’annotare e ricordare in un diario soltanto gli avvenimenti più insignificanti (quelli che costituiscono la sceneggiatura-vita in Boyhood di Richard Linklater, per intenderci), è solo la poesia, per il protagonista, che può cogliere ciò che davvero conta, nella vita. Larcenet ne ha per tutti: denuncia, attraverso Marco e gli altri personaggi, l’inutilità degli psicanalisti, addormentati e stupidi, e anche le desuete ideologie politiche, abbandonate dagli operai che pensano solo a “sfangarla”, hanno paura degli immigrati e votano Le Pen (“Il primo che passa e che mi dice che le cose possono cambiare, beh, io voto per lui”). La tragedia della guerra d’Algeria appartiene al vissuto del padre di Marco e anche del vicino di casa Mesribes, dispensatore di perle di saggezza, ma ora la Francia, tra la rielezione di Chirac e quella di Sarkozy, deve risolvere situazioni diverse, ma non meno complicate. Problemi simili a quelli di molti altri Stati europei, compresa l’Italia: la chiusure delle fabbriche, per esempio. Problemi trattati da Larcenet con linguaggio colloquiale, alternato a conversazioni sorprendentemente profonde. Senza la presunzione di dare risposte.
Lo scontro quotidiano [Le combat ordinaire, Francia 2010] TESTI E DISEGNI Manu Larcenet.
PUBBLICATO DA Coconino Press (ed.2014).
Graphic novel, colore, 245 pagine.