Rapimenti
Forti del successo al botteghino statunitense del primo Come ammazzare il capo… e vivere felici, le tre sfortunate e un po’ imbecilli vittime delle storture economiche e lavorative protagoniste – ancora interpretate da Jason Bateman, Jason Sudeikis e Charlie Day – tornano in un sequel.
L’obiettivo dei tre amici e compagni di sventura non è più l’omicidio, ma il rapimento di un bamboccione rampollo di un ricco squalo della finanza che li ha messi sul lastrico soffocando sul nascere il loro tentativo di inseguire il sogno americano mettendosi in proprio. Il passaggio in cabina di regia da Seth Gordon a Sean Anders non ha però giovato a questa ripresa, che accentua soprattutto gli aspetti meno riusciti del capostipite, già non pienamente compiuto e un po’ occasione sprecata ma comunque perlomeno discreto. Questo nonostante il film non parta male, con una prima mezz’ora introduttiva non priva di battute riuscite e di riferimenti sagaci e ironici che, anche quando non originalissimi, raggiungono efficacemente il bersaglio satirico. Peccato poi che al momento di pigiare sull’acceleratore e di entrare nel vivo, il film perda man mano sempre più mordente, sia sul versante puramente comico e di divertimento immediato, sia su quello nelle intenzioni più satirico e di costume: gag sempre più stinte, un trio di protagonisti singolarmente anche bravi ma male assortiti e le partecipazioni poco convinte e regolate da una sorta di manuale Cencelli dei comprimari di lusso di Christoph Waltz, Kevin Spacey, Jennifer Aniston e Jamie Foxx (quest’ultimo l’unico che sembra impegnarsi un minimo riuscendo a dare qualcosa in più di una manciata di espressioni buffe). Così, questo seguito si perde presto nel mulinare di una comicità sempre meno efficace e sempre più innocua. Anche perché sembra non seguire davvero nessun modello di riferimento, perdendosi tra influenze varie senza riuscire a trovare una propria strada: non insiste affatto, anche quando potrebbe, sulla comicità fisica ed estremista stile Una notte da leoni e non è abbastanza coraggioso per seguire con convinzione fino in fondo le coordinate della commedia satirica e di costume, così come l’idea del demenziale viene solo qua e là accennata e subito accantonata. Insomma, sintetizzando, sprecate le battute che vanno a segno nei primi minuti, Come ammazzare il capo 2 diventa presto una commediola; non, come spesso la vulgata dice, come tante altre, ma un pochettino peggio.
Come ammazzare il capo 2 (Horrible Bosses 2, USA 2014) REGIA Sean Anders.
CAST Jason Bateman, Jason Sudeikis, Charlie Day, Chris Pine, Cristoph Waltz, Jamie Foxx, Jennifer Aniston, Kevin Spacey.
SCENEGGIATURA Sean Anders, John Morris. FOTOGRAFIA Julio Macat. MUSICHE Christopher Lennertz.
Commedia, durata 108 minuti.