SPECIALE TIM BURTON
Il film di Natale per eccellenza
Per alcune decine di milioni di persone, Natale significa starsene a casa e guardarsi per la trilionesima volta i propri film preferiti. Beccarli in tv è sempre un piacere, nonostante le numerose pause pubblicitarie, forse perché ci piace fare zapping e imbatterci in un film senza che lo avessimo programmato prima.
Le emittenti incoraggiano questa pratica rituale proponendo nel periodo festivo i palinsesti più banali di tutto l’anno. Alcuni di questi “classiconi natalizi” sembrano imposizioni arbitrarie, guidate dalle sole logiche dei diritti di trasmissione, altre volte si tratta di film graditi come Edward mani di forbice. Una vecchietta racconta la storia della buona notte alla sua nipotina, che ascolta con la schiena poggiata sul cuscino del suo letto gigante. Fuori cade la neve. La cornice fiabesca ci aiuta fin da subito a guardare Edward mani di forbice con giusta ottica, a farci accettare tutte le esuberanze visive e le incoerenze contestuali del racconto, come ad esempio il fatto che ci sia un castello gotico attaccato al villaggio più prefabbricato d’America. È proprio questo cortocircuito che interessa al giovane Tim Burton. Il mostruoso Edward, cresciuto in solitudine nel maniero del suo creatore, incontra l’America del consumo e ne rimane prima confuso, poi fisicamente offeso, seguendo alla lettera un arco narrativo collaudato ma ineccepibile. L’effetto è comico dapprima, ci divertiamo quando Edward buca un materasso ad acqua o subisce le avance delle casalinghe civette, poi diventa tragico, quando la comunità si stanca della novità e lo espelle dal proprio tessuto. Edward è solo un fenomeno da baraccone, riceve attenzioni e suscita i buoni sentimenti del vicinato ma è pur sempre un diverso e quindi deve stare al suo posto, l’amore è territorio off limits. L’ingenuità fiabesca di Burton rende digeribile un film che funziona su più livelli, da quello stilistico del ritorno al gotico-espressionismo, a quello di critica di costume, fino al teen drama: Edward è un adolescente anomalo che spaventa i bambini e intriga gli adulti, ma lascia tiepidi i suoi coetanei, troppo impegnati a fare sesso per pensare a lui. La comunità dei giovani è ancora più impermeabile di quella adulta e la mancanza di cultura (quella giovanile) rende Edward noioso e detestabile. È un protagonista popolare ma allo stesso tempo solo, e la sua sofferenza unita alla sua semplicità da ragazzo selvaggio sarà il vero motore drammatico dell’intera vicenda, l’ossatura necessaria su cui è costruito tutto il resto e il motivo per cui Edward mani di forbice funziona così bene.
Edward mani di forbice [Edward Scissorhands, USA 1990] REGIA Tim Burton.
CAST Johnny Depp, Winona Ryder, Diane West, Anthony Michael Hall, Vincent Price.
SCENEGGIATURA Tim Burton, Caroline Thompson. FOTOGRAFIA Stefan Czapsky. MUSICHE Danny Elfman.
Drammatico/Fantasy, durata 105 minuti.