SPECIALE TIM BURTON
Ben più che l’inizio di una saga
Quando ancora non era celebre in tutto il mondo per le sue favole dark, Tim Burton accettò di occuparsi della trasposizione cinematografica del fumetto incentrato sulle vicende di Batman.
Ed è proprio questo progetto che viene da molti ritenuto una delle pietre miliari nel processo di trasformazione del blockbuster hollywoodiano in vero e proprio franchise cinematografico: interessante notare, a proposito, che l’appena nata Time Warner (produttrice e distributrice del film) possedeva anche la DC Comics, quindi il fumetto stesso. Grazie ad un cast stellare e una grande campagna pubblicitaria, Batman si rivelò un enorme successo commerciale e diede a Tim Burton grande popolarità, confermata con il successivo Edward mani di forbice (1990). Il film traspone sul grande schermo le vicende del miliardario Bruce Wayne e del suo alter ego Batman impegnato nella difesa degli oppressi a Gotham City, una metropoli devastata dalla criminalità e dal degrado. In particolare, in questo primo episodio, l’uomo pipistrello dovrà scontrasi contro i folli piani di Joker, un gangster sopravvissuto a un bagno nell’acido che ha intenzione di spargere gas tossico nella città. Il passaggio tra una forma espressiva e l’altra può dirsi riuscito: Batman, infatti, mantiene quella carica pop e assieme dark che caratterizzava il fumetto, evidente nella scelta delle scenografie che richiamano l’architettura gotica, nella fotografia particolarmente scura nei colori (ma capace di squarciare visivamente lo schermo con dei toni di forte cromatismo – si pensi al viola, al verde, al bianco e al rosso che contrassegnano il personaggio di Joker) e nella colonna sonora “d’autore”, impreziosita dalla collaborazione con il cantante Prince. Scelte che accomunano il film con le successive opere di Burton, il cui stile mescola il fantasy con il grottesco e l’horror, trasportando lo spettatore all’interno di scenari affascinanti ma allo stesso tempo inquietanti. Non stupirà che in Batman Gotham City rappresenti l’ideale metropoli americana, sovraffollata di mostruosi grattacieli di cemento ed esseri umani frustrati, regno ideale per attività criminose che nemmeno la polizia è in grado di contrastare. Se il Batman di Tim Burton (assieme ai tre sequel) stupisce per le sue atmosfere da fantasy nero, lo stesso fa il reboot della serie, ma al contrario. La trilogia di Christopher Nolan, e in particolare Il cavaliere oscuro (2008), molto si distanzia dal clima fantastico dei film precedenti divenendo più realistico e mischiando ancor più il tradizionale confine tra bene/male e buoni/cattivi. In ogni caso, non c’è dubbio che ancora oggi il film di Burton regga al trascorrere del tempo e, anche dopo il confronto con il suo reboot, ne risulta una versione alternativa e altrettanto valida del celebre fumetto.
Batman [id., USA 1989] REGIA Tim Burton.
CAST Jack Nicholson, Michael Keaton, Kim Basinger, Billy Dee Williams, Jack Palance.
SCENEGGIATURA Sam Hamm, Warren Skaaren. FOTOGRAFIA Roger Pratt. MUSICHE Danny Elfman, Prince.
Fantasy/Azione, durata 121 minuti.