L’aereo più pazzo del mondo
Altezze spropositate e spazi claustrofobici, sopra di noi solo il cielo più limpido di sempre: qui il tempo sembra fermarsi, basta solo sedersi comodi e godersi il momento. Abbiamo scalato l’Everest e raggiunto la sua epica vetta? No, siamo i passeggeri di un volo internazionale New York – Londra, e il nostro vicino di posto è uno sceriffo aereo.
Chi se non il buon Liam Neeson ad interpretarlo, un armadio d’uomo che entra in crisi nel momento del decollo per poi ricomporsi e tentare di contenere la minaccia terroristica che grava sulle teste di ogni singolo passeggero a bordo. L’uomo infatti è stato contattato tramite SMS da un misterioso individuo intenzionato ad uccidere una persona ogni venti minuti a meno che una consistente somma di denaro non venga trasferita sul conto da lui indicato. Inizia una caccia all’uomo in cui l’orologio diventa il nostro migliore nemico, un martellante ticchettio mortale a segnare il destino del malcapitato. Stabilito il fatto che l’idea di base non è tra le più originali in circolazione, tutti ricordano la performance cazzuta e un po’ sopra le righe di Harrison Ford, presidente battagliero in Air Force One; qualcuno dovrebbe spiegare perché continuare a sprecare buone intuizioni, con un discreto potenziale, incartandole in prodotti mediocri e prevedibili. Il protagonista di Non-Stop continua a procedere come fosse un carro armato, incassando ogni fallimento, osteggiato da tutto e da tutti. Ad un certo punto, consci del passato doloroso del nostro eroe, in noi si insinua persino il dubbio che sia lui stesso a stare dalla parte sbagliata, uomo solo, distrutto, alcolizzato, disposto a qualsiasi cosa per continuare ad illudersi che vada tutto bene. Sarebbe stato un risvolto imprevedibile e mostruosamente d’effetto, peccato che Neeson ha da essere buono, da qui non si scappa. Libero spazio dunque ai personaggi inutili, la sempre bella Julianne Moore come esempio, alle motivazioni sconclusionate, all’aggiunta inutile di minaccia su minaccia. Meglio non accennare nemmeno al pasticcio combinato nel finale, risparmiamoci altra sofferenza. Il film di Jaume Collet-Serra scorre senza interruzioni, lo spettatore vuole seguirlo fino in fondo, ma purtroppo cade rovinosamente in terra a causa della presunzione di voler mettere troppa carne sul fuoco. Situazione d’emergenza, passeggeri fuori controllo: perdonerete l’ardito paragone con un altro titolo recente, quel Gli amanti passeggeri che, all’opposto, traduce il panico in irriverenza e comicità spiccia. È solo per ricordare che nella vita c’è sempre chi il fondo l’ha toccato molto prima di noi.
Non-Stop [id., Gran Bretagna/Francia/USA 2014] REGIA Jaume Collet-Serra.
CAST Liam Neeson, Julianne Moore, Scoot McNairy, Michelle Dockery, Corey Stoll.
SCENEGGIATURA John W. Richardson, Christopher Roach, Ryan Engle. FOTOGRAFIA Flavio Martínez Labiano. MUSICHE John Ottman.
Azione/Thriller, durata 106 minuti.