SPECIALE DEMENZIALITÀ U.S.A., II PARTE
Il futuro è adesso!
Non sono passati nemmeno vent’anni, eppure nel 1996 il cinema sembrava davvero più semplice, essendo ancora popolato da star luminose e family-friendly. Sto parlando di personaggi come Whoopi Goldberg, il giovane Will Smith e, ovviamente, il cartone animato vivente: Jim Carrey.
Attori che nella mente dello spettatore si identificavano in maniera assoluta coi loro personaggi, bastava infatti che interpretassero un film un po’ più oscuro del solito per turbarci. È il caso de Il rompiscatole, una commedia parzialmente drammatica che fu un insuccesso di pubblico. Carrey era all’apice della carriera dopo aver interpretato un filotto di personaggi eccentrici in film per ragazzi: Ace Ventura, The Mask e Nigma in Batman Forever. Il rompiscatole è un ibrido, non demenziale quanto i film precedenti ma nemmeno drammatico come The Truman Show o Se mi lasci ti cancello. Ben Stiller è rimasto in un limbo di indecisione registica e per questo motivo il suo film non può dirsi del tutto riuscito. Il film racconta le vicende di Steven, che si fa installare la tv via cavo da un tecnico molto solitario e dai modi di fare singolari. Questi cercherà di entrare nella vita di Steven in maniera sempre più invadente, l’amicizia diventerà presto ossessione e il tentativo da parte di Steven di troncare i rapporti scatenerà la reazione spropositata del tecnico dalla personalità disturbata. Tentativo di rappresentare una generazione lasciata davanti alla tv da genitori disattenti, il personaggio di Carrey è più interessante rispetto a quello di Broderick perché è spaccato a metà da tutti i punti di vista. È eccentrico ma triste, è pieno di “amici” ma essi lo frequentano solamente perché gli devono qualche favore, è un cretino ma diventa diabolico quando Steven prova a scaricarlo. Nessuno meglio di Carrey poteva calzare i panni di un uomo così spezzato e ossessivo, eppure le parentesi demenziali sono poco amalgamate coi momenti eccessivamente drammatici, un po’ come se il film stesso soffrisse di personalità multiple. L’uomo del cavo è un idiota geniale la cui saggezza arriva solo fin dove permettono i suoi programmi tv preferiti e non possiede alcuna capacità di relazionarsi con gli altri perché le sue doti umane sono atrofizzate dal troppo tempo passato davanti al piccolo schermo. Si tratta di una visione non certo profetica, nel 1996 la televisione domestica aveva più di cinquant’anni, ma sicuramente sintomatica di un cambiamento in corso e del disagio che il cinema prova nei confronti della sorella più piccola e invadente.
Il rompiscatole [The Cable Guy, USA 1996] REGIA Ben Stiller.
CAST Jim Carrey, Matthew Broderick, Leslie Mann, Jack Black, Ben Stiller.
SCENEGGIATURA Lou Holtz Jr. FOTOGRAFIA Robert Brinkmann. MUSICHE John Ottman.
Commedia/Drammatico, durata 96 minuti.