“Se noi bruciamo, voi bruciate con noi!”
La Ghiandaia Imitatrice è viva ed è tornata. Sopravissuta ai 75esimi Hunger Games è stata prelevata dalla resistenza e portata nel Distretto 13, dove i ribelli si preparano ad attaccare Capitol City e mettere fine alla dittatura del Presidente Snow. Peccato che quest’ultimo abbia prigioniero Peeta, e faccia di lui la sua arma migliore per spezzare definitivamente Katniss Everdeen, sempre di più il simbolo della rivoluzione.
L’attesa è finita: Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte I è finalmente arrivato al cinema. Il penultimo capitolo della trilogia scritta da Suzanne Collins è stato diviso in due parti – come Harry Potter e i Doni della Morte e Breaking Dawn – e vedrà la sua conclusione solo nel novembre 2015. In questa prima parte viene rivelata tutta la potenza e l’intelligenza della saga della Collins, dimostrando quanto si allontani dalle caratteristiche young adult per affermare il proprio messaggio politico. Abbandonata l’arena dei giochi, il centro della storia si trasferisce al Distretto 13, governato dalla Presidente Alma Coin – la new entry Julianne Moore – e supportata dallo stratega Plutarch, il compianto Philip Seymour Hoffman a cui è dedicata la pellicola. Il film, fedele al romanzo ad eccezion fatta del “reintegro” del personaggio di Effie Tricket – l’unica a portare una boccata d’ossigeno insieme ad Haymitch – riesce a trasmettere con convinzione i molteplici monologhi interiori che caratterizzano il libro. Merito soprattutto di una Jennifer Lawrence sempre convincente, i cui sguardi, tremolii e pianti sopperiscono ad un doppiaggio non adeguato. Lei, che per la prima volta canta anche sullo schermo un’emozionate The Hanging Tree, dà il volto ad una Katniss Everdeen ormai divenuta icona di una generazione, rappresentando una ragazza diciassettenne tormentata dagli incubi, dalle ingiustizie, dalla sofferenza. Una ragazza che non si preoccupa di mostrare la propria fragilità e che trova conforto in poche cose (la perla di Peeta) e persone (Gale, finalmente più presente sullo schermo), ma che deve apparire davanti alle telecamere forte e decisa per convincere gli abitanti dei distretti a portare avanti una guerra. Così Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte I si discosta dai film precedenti: l’azione lascia il posto alla preparazione, alla riflessione su cosa sia giusto o sbagliato, alla differenza tra apparire ed essere. E ci si prepara ad una guerra che segnerà definitivamente i protagonisti. In fondo, quelli di prima erano solo giochi.
Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte I [The Hunger Games: Mockingjay – Part 1, USA 2014] REGIA Francis Lawrence.
CAST Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman.
SCENEGGIATURA Danny Strong, Peter Craig (tratta dal romanzo Il canto della rivolta di Suzanne Collins). FOTOGRAFIA Jo Willems. MUSICHE James Newton Howard.
Avventura/Fantascienza, durata 123 minuti.