Trieste Science + Fiction 2014, 29 ottobre – 03 novembre 2014, Trieste
Uomini e laptop
Il mito del voyeur nel cinema ha sempre trovato terreno fertile, narrazioni che mettono al centro lo sguardo spettatoriale in un continuo riconoscersi tra protagonista e spettatore, legati da un punto di vista privilegiato. Open Windows parte da questo presupposto confrontandosi con un sistema voyeuristico informatico.
La finestra che vediamo per tutta la durata è sempre una sola, il desktop del PC del protagonista, ma ciò non esclude l’esistenza di un ritmo interno alla medesima schermata attraverso il moltiplicarsi di finestre, dovute alla proliferazione d’immagini (telefonini, videocamere, video della sorveglianza, ecc…). Open Windows costruisce così un piano di sequenze che segue i normali meccanismi della suspense, riuscendo a non staccarsi mai dallo schermo di un computer. Una storia di sguardi rubati davanti allo schermo del PC, con vittima una giovane star hollywoodiana incastrata da un suo possibile sex tape. L’attrice diviene oggetto della perversione di un hacker, quest’ultimo (invisibile perché nascosto dalla copertura) è un povero blogger, fan dell’attrice, usato come esca. Attraverso le immagini rubate gli sguardi sulla vicenda si triplicano (il blogger, l’hacker e il nostro) rafforzandosi soprattutto nel momento in cui all’attrice viene chiesto di spogliarsi davanti a una webcam. Sotto questo punto di vista la scelta di Sasha Grey oltre a suscitare una giusta ironia sulla titubanza dell’attrice a mostrarsi nuda, risulta azzeccata per esser oggetto di uno sguardo voyeuristico. Noi desideriamo vedere ciò che è già reperibile online senza sforzo – considerando il passato della Grey – racchiudendo lo sguardo spettatoriale, assieme a quello dei protagonisti, non in una gabbia inibitoria ma d’inettitudine all’agire. L’immagine non solo convive simultaneamente come tante finestre sul mondo, ma diviene anche sguardo molteplice sul medesimo fatto tanto da rendere il film un continuo succedersi di focus differenti partendo però sempre dalla medesima focalizzazione. Il problema di Open Windows è che a un certo punto inizi a prendersi sul serio, troppo, rinchiudendosi dentro una gabbia di colpi di scena e svolte narrative fin troppo appiccicate e usate giusto per il gusto di sorprendere. La sceneggiatura bara più volte cercando di essere brillante senza però aver mai preparato lo spettatore agli avvenimenti. Magari i propri personaggi si possono anche ingannare, ma allo spettatore, per ottenere quel risultato, servirebbe un certo lavoro pregresso.
Open Windows [id., Spagna 2014] REGIA Nacho Vigalondo.
CAST Elijah Wood, Sasha Grey, Neil Maskell.
SCENEGGIATURA Nacho Vigalondo. FOTOGRAFIA Jon D. Domínguez. MUSICHE Jorge Magaz.
Fantascienza/Thriller, durata 100 minuti.