Cultura partecipativa
Poco più di un anno fa, sul web spunta una proposta alquanto inusuale: il 23 ottobre 2013 chiunque ne ha il desiderio ha ventiquattro ore di tempo per riprendere qualunque cosa richiami la sua attenzione. L’elaborata campagna pubblicitaria risultato della collaborazione tra la società di produzione Indiana e Gabriele Salvatores porta alla mezzanotte dello stesso giorno a ricevere 44.000 video per un totale di 2.200 ore di girato, selezionate e montate fino alla creazione di un documentario della durata di settantacinque minuti, che prende il titolo Italy in a day.
Lo scopo? Traendo ispirazione dal Life in a day di Kevin Macdonald, semplicemente raccontare un giorno nella vita dell’Italia contemporanea. Presentata fuori concorso alla 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, l’opera non lascia certo indifferenti. Non tanto per l’idea di base, per l’appunto non originale e a rischio altissimo di gratuito sentimentalismo, quanto per la mise-en-scène cercata dal regista che punta tutto sullo specifico filmico (montaggio in primis). Il risultato è, letteralmente, un giorno da italiani: dagli exploit filosofici notturni ai risvegli assonati, fino alla chiusura del ciclo con i tramonti e i rientri a casa, passando per famiglia e lavoro. Quest’ultimo in particolare emerge tra tutti, con ad esempio l’incredibile contributo di un astronauta e quello disarmante di un giovane marinaio. Salvatores sguazza nei generi cinematografici, tra azione (le incredibili riprese della natura), drammatico (la solitudine e le malattie di anziani), sentimentale (il tema della gravidanza) e commedia (il russare imperterrito degli italiani e i deliranti monologhi giovanili). Non solo: il paradosso di un cinema esclusivamente autoreferenziale è la presenza casuale di soluzioni visive tipiche del linguaggio cinematografico: non lesinano infatti episodi di climax o di meta-cinema, come gli schermi Skype. Una nota di merito va all’influente brano originale Just One Day dei Deproducers, ai quali è andato il Premio Assomusica come Miglior Brano Musicale Originale. “Stiamo girando la storia”, esclama uno dei pensatori notturni: una Storia fatta di vita social, votata alla libera condivisione e al libero pensiero, nonostante la presenza inquietante ma impotente di una figura manipolatrice: il regista. Un’Italia che non rimane soffocata dai confini geografici, ma che si espande in tutto il mondo, attraverso i volti e le voci di chi – giovani soprattutto – ha dovuto malinconicamente allontanarsene.
Italy in a Day – Un giorno da italiani [Italia 2014] REGIA Gabriele Salvatores.
CAST Alessia Gatti, Nikolas Grasso, Antonio Rocco, Giuseppe Silvestrini.
SCENEGGIATURA Kevin Macdonald, Raffaello Fusaro. MUSICHE Deproducers.
Documentario, durata 75 minuti.