Piccoli uomini crescono
Come il seminale Avatar, il primo Dragon Trainer si ricorda sia per uno dei 3D migliori visti sullo schermo, sia per l’intensità del rapporto quasi simbiotico uomo-natura, posto come orizzonte evolutivo della nostra specie.
In questo seguito, che a momenti ricorda la cupezza jacksoniana della Trilogia dell’Anello, e che si avvale come visual consultant del grande Roger Deakins, luce e palette di colori sono davvero stupefacenti. La stereoscopia, nella dialettica felice tra immagine in primo piano e sfondo, si conferma la scelta perfetta per valorizzare le evoluzioni aeree dei draghi, a partire dalla gara con cui inizia il film, e risulta molto efficace anche nelle sequenze acquatiche, come quella in cui Sdentato sprofonda nel ghiaccio. Ma a differenza di ciò che avviene nell’altro titolo di strabiliante avanguardia tecnologica dell’ultima stagione hollywoodiana, Transformers 4, qui lo strapotere degli effetti non dà origine ad un’estetica postumana, di puro segno visivo, o allo svuotamento del racconto. Infatti, al contrario di ciò che succede nei recenti Pacific Rim e Godzilla, il gigantismo dei mostri che si scontrano tra loro non fa dimenticare i personaggi umani della storia. Nonostante abbia una protesi al posto della gamba, Hiccup, il protagonista della serie Dragon Trainer, è non solo personaggio umanissimo, nel suo iniziale crogiolarsi in dubbi esistenziali tardo-adolescenziali, ma anche figura di interessante complessità, per il conflitto edipico che vive e per il modello di mascolinità che rappresenta. Da un lato, in questo secondo episodio, la comparsa della madre Valka, creduta morta, rende ancor più complicato il rapporto di Hiccup con il padre Stoick, soprattutto perché Hiccup comprende che la propria personalità è decisamente più simile a quella della genitrice, donna solitaria e anticonformista, e quindi lontana dall’ideale di leadership che Stoick impersona. Dall’altro lato, spostandosi dal livello micro del plot a quello macro delle ideologie, il carattere “femminile” di Hiccup – nel senso più stereotipato e tradizionale del termine -, tutto intuizione, dialogo, pacifismo, diplomazia e amore per il mondo, draghi compresi, rivelandosi alla fine vincente, è la dimostrazione, utilissima per gli spettatori ancora in età pre-machista, che un altro uomo è possibile.
Dragon Trainer 2 [How to Train Your Dragon 2, USA 2014] REGIA Dean DeBlois.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Jay Baruchel, Cate Blanchett, Gerard Butler, Jonah Hill, Kristen Wiig.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Flavio Aquilone, Francesca Fiorentini, Roberto Draghetti, Alessio Nissolino.
SCENEGGIATURA Dean DeBlois (tratta dai libri della serie omonima di Cressida Cowell). MUSICHE John Powell.
Animazione, durata 102 minuti.