Quando eravamo giovani
È curioso notare come in determinati prodotti vi siano elementi di richiamo che riconducono ad un’istanza autoriale anche quando lo stesso autore non presenzia in alcun modo nei credits. Non si spiegherebbe, altrimenti, l’immediato riferimento a Judd Apatow che critica e spettatori appassionati fanno nel momento in cui si approcciano a Cattivi vicini.
Somigliante ad un sequel immaginario di Molto incinta, il film racchiude a sé tutta una serie di costanti tematiche e sintattiche il cui riferimento intertestuale appare chiaro sin dal principio. A partire dalla trama, che vede Seth Rogen e Rose Byrne neogenitori poco più che trentenni ritrovarsi una chiassosa confraternita, capitanata da Zac Efron, nelle vicinanze di casa. Come comportarsi a riguardo? Come chiedere di abbassare la musica senza fare la parte dei vecchi rompicoglioni? È evidente che la nostalgia della giovinezza, unita alla paura della maturità, rappresenta uno dei topoi più rappresentativi di un marchio autoriale dalla forma oramai compatta. I protagonisti, difatti, esprimono il disagio di chi è troppo vecchio per partecipare a feste studentesche, ma allo stesso tempo troppo giovane per desiderare una vita morigerata tra casa, famiglia e lavoro. È Molto incinta che guarda a Project X, nel rammarico di riscoprirsi comedy per trentenni che vorrebbero tornare teen.
Diretto dal fedelissimo Nicholas Stoller (Forgetting Sarah Marshall, The Five-Years Engagement, In viaggio con una rockstar), Cattivi vicini si manifesta quale nuovo tassello di uno storyworld in costante espansione, fatto di prodotti spesso scollegati sul piano del racconto ma affini rispetto a ricorrenze tematiche e riconoscibilità delle gag. Peccato che – nonostante gli ottimi incassi in madrepatria – in Italia tutto ciò venga scambiato a priori per spazzatura e tali prodotti relegati al deserto delle uscite estive. Come se si trattasse di filmetti…
Cattivi vicini [Bad Neighbours, USA 2014] REGIA Nicholas Stoller.
CAST Seth Rogen, Zac Efron, Rose Byrne, Dave Franco.
SCENEGGIATURA Brendan O’Brien, Andrew J. Cohen. FOTOGRAFIA Brandon Trost. MUSICHE Michael Andrews.
Commedia, durata 96 minuti.