Il romantico e mostruoso fluire della morte
Raccontata così potrebbe sembrare un’accozzaglia d’icone e atmosfere dell’immaginario fanta-horror: Frankenstein, il lupo mannaro, vampirismo, possessioni e ancora la Londra di fine Ottocento, lo spirito avventuriero dell’occidente imperialista ma anche… Dorian Gray.
Del resto i penny dreadful, cui trae titolo la serie, erano piccole narrazioni orrorifiche in cui il sensazionalismo cercava di relazionarsi, nel contenuto, a una tradizione letteraria nobile. Come una lega di oscuri uomini straordinari, Penny Dreadful mette insieme un gruppo di personaggi alla ricerca della figlia dell’avventuriero Sir Murray – capo della compagine -, rapita da una mostruosa entità. Le premesse iniziali fanno presagire una serie dalla narrazione prettamente orizzontale, in cui la ricerca si muove di pari passo con la scoperta di un male mostruoso e sovrannaturale. Infatti ogni componente ricopre un ruolo ben preciso: il braccio – o meglio il grilletto – del signor Chandler, americano in fuga e troppo abile per essere semplicemente un fenomeno da baraccone; i poteri della signorina Ives, venuta a contatto fin troppo da vicino con l’oscurità di un altro mondo; le conoscenze scientifiche del Dr. Frankenstein; la fedeltà del taciturno maggiordomo Sembene. Tutto si compone per creare un racconto fantastico di successione degli avvenimenti che in realtà si scopre invece essere una narrazione verticale, in cui, più che alla ricerca, ad essere prioritaria è la volontà di scoprire il passato e le motivazioni dei singoli personaggi. Un passato che nel prosieguo si scopre essere sempre più oscuro per ognuno di essi, come se stessimo affrontando un viaggio nelle profondità oscure nella relazione tra l’umano e il mostruoso. In questo John Logan, sceneggiatore unico della serie, evita la prevedibilità di un racconto fatto di sole icone per essere invece ricerca sulla diversità fantastica e sulla morte. È su questo che Penny Dreadful punta forte: sulle possibilità narrative che personalità già ben consolidate nel nostro immaginario possono creare se unite. Facendo convergere il tutto come un viaggio alla scoperta della morte, nemesi e allo stesso tempo paradosso, perché unica ragione di vita dei suoi protagonisti. L’ineluttabilità del trapasso non è un percorso in parallelo tra il qui e l’altrove, ma è invece la scoperta di uno stato di mezzo tra la vita e la morte, punto d’arrivo per una diversità certamente mostruosa e forse priva di ragione, ma senza ombra di dubbio dotata di una impressionistica istintività nell’osservare il mondo. È la base di uno sguardo umano romanticamente decadente – e non poco estetizzante – sconfitto dall’oscuro fluire della vita ma, lo stesso, sempre sul punto di essere rovesciato nel suo corso.
Penny Dreadful [Id., USA/Gran Bretagna 2014] IDEATORE John Logan.
CAST Eva Green, Josh Hartnett, Timothy Dalton, Harry Treadaway, Reeve Carney.
Fantasy/Horror, durata 60 minuti (episodio), stagione 1.