La dura realtà dei divorzi di oggi
Forse non poteva esserci modo migliore per raccontare con gli occhi di una bambina il divorzio dei genitori al giorno d’oggi. Quel che sapeva Maisie è la dimostrazione attuale di quanta solitudine e inconsapevole saggezza possa celarsi dietro i figli che subiscono e soffrono i comportamenti degli adulti.
Susanna (Julianne Moore) è una rockstar e Beale (Steve Coogan) un uomo d’affari sempre in viaggio: i due sono genitori della piccola Maisie, sei anni. Quando, dopo continue liti, decidono di separarsi, è la figlioletta a pagarne le conseguenze. Per fortuna, però, arrivano in suo soccorso i nuovi compagni dei genitori, Lincoln (Alexander Skarsgård) e Margo (Joanna Vanderham).
Tratto dall’omonimo romanzo di Henry James del 1987, il nuovo adattamento cinematografico è più una rilettura contemporanea del mondo di oggi. I registi Scott McGehee e David Siegel pongono tutta la loro attenzione su Maisie – interpretata da una brava e debuttante Onata Aprile – lasciando che reciti più con il silenzio che con la parola. È quello che non dice Maisie che cattura lo spettatore, quel suo sguardo perso eppure così consapevole, così innocente da essere reale. La sua è un’infanzia dove liti e discussioni la fanno da padrona, dove gli adulti sono talmente egocentrici da non accorgersi di chi e cosa li circonda. Julianne Moore e Steve Coogan interpretano due genitori troppo presi da loro stessi, dalle loro carriere, che non fanno che riparare ai continui e perenni sbagli con baci e frasi sdolcinate; ma una figlia, a quell’età, avrebbe semplicemente bisogno di giocare spensieratamente. Se non fosse per la matrigna e il patrigno, Maisie si ritroverebbe come un pacco postale che cambia continuamente indirizzo di destinazione. Perché niente è facile come scaricarla, eppure lei, con i suoi bei occhi marroni, non chiede niente, vuole solo andare in barca e sentirsi dire “ti voglio bene”. Quel che sapeva Maisie è uno sguardo realistico sui divorzi di oggi, sulle famiglie allargate e su quanto siano prevalentemente i figli a pagarne le conseguenze. È un racconto toccante che analizza il disorientamento di una bimba che vorrebbe solo esser presa per mano, aspettando che il semaforo sia verde. Ma purtroppo è anche la consapevolezza di un mondo capovolto, dove gli adulti sono solamente bambini capricciosi e viziati e i bambini più saggi e maturi della loro età. E a noi non resta che la visione magra e desolante di Maisie e della sua solitudine, consapevoli, però, che dietro un’ombra si nasconde sempre la luce.
Quel che sapeva Maisie [What Maisie Knew, USA 2012] REGIA Scott McGehee, David Siegel.
CAST Julianne Moore, Steve Coogan, Alexander Skarsgård, Joanna Vanderham, Onata Aprile.
SCENEGGIATURA Nancy Doyne, Carroll Cartwright (tratta dall’omonimo romanzo di Henry James). FOTOGRAFIA Giles Nuttgens. MUSICHE Nick Urata.
Drammatico, durata 99 minuti.