Non sparate sul cecchino
“Abbiamo un problema comune, suggerisco semplicemente di risolverlo il più presto possibile per poi continuare ad ammazzarci in tutta tranquillità”. Ci sono due tipi di morti viventi. Quelli che tornano dalla Morte, come gli zombie già putrefatti, e quelli che aspettano che li porti via, come i soldati delle prime linee. La loro fossa è la trincea e anche loro perdono pezzi, quanto all’orrore non ne parliamo.
La maledizione del Wendigo, attesa uscita del panorama horror, esplicita il parallelo senza troppi convenevoli, ambientando nelle Fiandre del 1917 una storia mostruosa sotto più di un aspetto. Francesi e tedeschi si massacrano a vicenda nell’incubo quotidiano del fronte di guerra. La scomparsa di uomini da entrambe le fila impone però un temporaneo armistizio, per indagare sul mistero che semina il panico tra gli schieramenti. Pubblicato in Francia da Soleil e negli Stati Uniti da Dynamite, il fumetto di Mathieu Missoffe e Charlie Adlard è uscito in Italia per SaldaPress, già casa editrice di The Walking Dead. Dalla fortunata saga proviene anche Adlard con il suo tratto potente e suggestivo, nuovamente efficace nell’evocare atmosfere mortifere sposando realismo e tavole allegoriche. La leggenda del Wendigo approdato dall’America apre la strada a una narrazione ispirata a risvolti perlopiù taciuti della Prima Guerra Mondiale. Ne è l’emblema il personaggio di Wohatji, uno tra i migliaia di indiani d’America costretti a combattere sul fronte in cambio della cittadinanza promessa dal Governo. Alla tradizione dei nativi americani appartiene infatti il Wendigo, creatura demoniaca e polimorfa che si alimenta di carne umana. Già entrato a far parte dell’universo Marvel come avversario di Hulk, per poi operare altre sporadiche incursioni nel mondo Bonelli e nella serialità televisiva (Supernatural, Streghe), il mostro è stato anche il protagonista dell’omonimo film di Larry Fessenden. Il suo potenziale terrificante va oltre le sembianze deformi. Figlio dell’Inverno e della Fame, il Wendigo richiama il lato più torbido dell’animo umano, quello che emerge nei momenti di disperazione come un grido bestiale di sopravvivenza. Incarnazione del cannibalismo e della perdizione di ogni coscienza etica, è lo spettro spietato delle efferatezze di cui l’uomo è capace ma che dimentica volentieri. L’ospite perfetto per una trincea di guerra, dove l’unica cosa che non manca è la carne da macello.
La maledizione del Wendigo [Francia 2014] TESTI Mathieu Missoffe. DISEGNI Charlie Adlard.
PUBBLICATO DA SaldaPress, colore, 64 pagine.