SPECIALE STREGHE AL CINEMA
“Sabrina, vogliamo parlare del fatto che sei una strega?”
Sabrina è una liceale come tante, che deve però convivere con l’ingombrante segreto di essere una strega e tenerlo nascosto al mondo intero. La sua famiglia e il suo supporto quotidiano sono due zie zitelle e un gatto nero.
La vita scolastica, i rapporti con gli amici e le relazioni amorose diventano sempre più complicate e non sempre sarà possibile mantenere il segreto. Per la mia generazione, nel 1997 ancora non si era sviluppata a pieno la vena seriale, ma nemmeno l’idea stessa di serie: un appuntamento settimanale o quotidiano a cui, in un certo senso, ci si abbona. Ci sono però dei personaggi a cui, senza volere, ci si scopriva affezionati e Sabrina è uno di questi. Adattandosi perfettamente al target di riferimento, Sabrina ha saputo fungere da ponte di passaggio tra un tipo di narrazione infantile e una narrazione più vicina a quella delle serie più “mature”. Ci sono svariati elementi che alzano il livello diegetico: prima di tutto l’ambientazione che arriva a portare, nelle ultime stagioni, nel mondo universitario; i personaggi adulti oltre a rimediare ai danni provocati dai più giovani si mettono in discussione e si rendono anche loro partecipi del caos creato. Questo senza mai perdere la ricerca (ostentata) di risate e simpatia. Soprattutto, però, questa serie ha introdotto nel mondo di molti un vorticoso cambio di rotta, sapendo sfruttare lo shock generato per creare nuove situazioni non perdendo i propri fan. Mi riferisco soprattutto alla puntata in cui Harvey rivela a Sabrina di aver scoperto la sua natura magica. Lo sviluppo in questione costituisce un vero e proprio rimescolamento delle carte in tavola, tale da donare nuova linfa vitale al prodotto. Si introduce in una narrazione lineare e consequenziale l’idea che un drastico cambio narrativo può non solo esistere, ma addirittura rinnovare la serie: questo, se pensiamo al target di riferimento del titolo, non è affatto un dato scontato. Nel corso delle stagioni, inoltre, la serie stessa compie un percorso di maturazione che porta da un iniziale continuo slittamento tra il mondo reale e il regno magico ad una successiva stabilizzazione nella realtà terrestre. Si segna una cesura che porta Sabrina dalla dimensione fantasy a quella adolescenziale del teen drama. Insomma, se per molti è passata inosservata o comunque senza destare molta attenzione, per alcuni, come la sottoscritta, Melissa Joan Hart e Sabrina sono un vero e proprio tuffo nel baule dei ricordi.
Sabrina, vita da strega [Sabrina, the Teenage Witch, USA 1996-2007] IDEATORE Nell Scovell.
CAST Melissa Joan Hart, Caroline Rhea, Beth Broderick, Nick Bakay, Nate Richert, Jenna Leigh Green.
Fantasy, durata 22 minuti (episodio), stagioni 7.