SPECIALE FERMATI O MAMMA SPARA!
Vendicare un figlio a colpi di machete
SPOILER ALERT!
Quale occasione migliore per omaggiare una madre che è arrivata a oltrepassare i confini della razionalità nell’intento di vendicare e, per certi versi, “proteggere” il proprio figlio. Stiamo parlando naturalmente di Pamela Voorhees, nota ai più per essere la madre di Jason, indiscusso protagonista della celebre serie horror Venerdì 13.
Non cadete nel mortale errore commesso da Drew Barrymore nell’incipit di Scream (1996) di Wes Craven, che alla domanda su chi sia l’assassino di Venerdì 13 risponde erroneamente Jason. Perché, chi ben ricorda, nel primo film della serie – diretto da Sean S. Cunningham – l’assassino non era il serial killer con la maschera da hockey. Siamo sulle rive del Cristal Lake, dove un gruppo di ragazzi decide di riaprire un vecchio campeggio, chiuso ormai da molto tempo a causa di alcuni strani eventi tra cui l’annegamento di un bambino. E al calar delle tenebre lo spettacolo gore ha inizio: uno dopo l’altro, i ragazzi periscono sotto i colpi di quel machete divenuto il simbolo dell’intera serie. E per una volta possiamo tranquillamente spoilerare, rivelando – per chi non l’avesse ancora capito – che il misterioso assassino è proprio la madre di Jason, ovvero la signora Pamela Voorhees che all’epoca dei fatti lavorava come cuoca nel campeggio. E come dar torto ad una povera madre che si è vista privare del figlio, ancora in tenera età, a causa della negligenza altrui – stando almeno a quanto riferisce. L’amore ossessivo verso quel figlio e la psicosi generatasi da quel terribile evento non può far altro che scatenare una rabbiosa vendetta che non risparmierà nessuno. Nemmeno la madre stessa! E anche se Venerdì 13 viene ancora oggi snobbato in quanto ritenuto un horror privo d’interesse, l’incredibile successo ottenuto lo rende meritevole di un posto d’onore nel cinema di genere. Perché anche un film di non grandi pretese può riuscire nel suo piccolo a divenire un classico. Il suo punto di forza sta nel celare l’assassino tanto da farlo diventare quasi un’entità astratta, ben amalgamata con il claustrofobico luogo dell’azione. E quando finalmente la macchina da presa ci consente di vederlo, non siamo ancora certi che si tratti del responsabile delle numerose atrocità commesse finora. Venerdì 13 va preso per quello che è: un godibile film horror imperniato di suspense, senza grosse ambizioni, ma dal risultato comunque eccellente. Infine, come non ricordare l’incredibile colpo di scena finale, irrilevante ai fini della narrazione, ma sapientemente escogitato al solo scopo di generare un ultimo e “mortale” colpo al cuore dello spettatore?
Venerdì 13 [Friday the 13th, USA 1980] REGIA Sean S. Cunningham.
CAST Betsy Palmer, Adrienne King, Harry Crosby, Kevin Bacon.
SCENEGGIATURA Victor Miller. FOTOGRAFIA Barry Abrams. MUSICHE Harry Manfredini.
Horror, durata 95 minuti.